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Olimpiadi, gioca per onorare la memoria del fratello morto per Covid: la storia di Christie

L'atleta indonesiano dovette comunicarne l'avvenuto decesso ai genitori

«Sono venuto a giocare queste Olimpiadi per fare del mio meglio, in ricordo di mio fratello morto di covid». Si tratta della storia del 24enne indonesiano Jonathan Christie, uno dei protagonisti più attesi del torneo di badminton di Tokyo 2020. Al termine della vittoria al primo turno vinto con Aram Mahmoud della squadra olimpica dei rifugiati, Christie (testa di serie numero 7 del tabellone) ha raccontato di come l’emozione abbia condizionato la sua prestazione, comunque conclusasi con una vittoria. «Nello scorso mese di febbraio, mentre stavo giocando un torneo in Thailandia - ha spiegato il giocatore indonesiano - ho saputo che i miei genitori e mio fratello Ivan avevano contrattato il virus. Mio fratello non ce l’ha fatta e purtroppo sono stato io a dover comunicare la terribile notizia ai miei genitori, che, per fortuna, ora stanno bene. In questa Olimpiade - ha concluso - i miei pensieri saranno tutti per la mia famiglia e per mio fratello».

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