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Il crollo mentale di Simone Biles: rinuncia anche alla finale del concorso generale. Olimpiadi finite?

La campionessa della ginnastica americana Simone Biles non parteciperà alla finale individuale all-around dei Giochi di Tokyo 2020 «per concentrarsi sulla sua salute mentale»: lo ha annunciato la sua federazione, Usa Gymnastics. La 24enne quattro volte olimpionica a Rio 2016 si è ritirata dalla finale a squadre di martedì dopo un errore al volteggio ma non era esclusa una sua partecipazione alla gara individuale di domani. «Dopo un’ulteriore valutazione medica, Simon Biles si è ritirata dall’ultima competizione individuale», ha detto la sua federazione. «Sosteniamo con tutto il cuore la decisione di Simon e applaudiamo al suo coraggio nel dare priorità al suo benessere. Il suo coraggio mostra, ancora una volta, perché è un modello per così tanti». La 24enne dell’Ohio stava cercando di diventare la prima donna a vincere titoli all-around consecutivi ai Giochi dopo Vera Caslavska della Cecoslovacchia nel 1964 e 1968.

Ora ci sarà da capire se la si rivedrà sulla pedana olimpica di Tokyo. Il programma per lei prevederebbe domenica la finale al volteggio e alle parallele asimmetriche, lunedì quella al corpo libero e martedì quella alla trave.

Centinaia di messaggi per Simone

All’indomani del suo sfogo ("devo fare ciò che è meglio per me e pensare alla mia salute mentale, perché voglio stare bene e perché c'è una vita oltre la ginnastica"), sono centinaia i messaggi di solidarietà via social ricevuti dalla fuoriclasse dell’artistica Simone Biles, arrivata a un punto di svolta della propria vita. «Mi sento come se dovessi sostenere il peso del mondo sulle mie spalle», ha aggiunto su Instagram la stessa Biles, alla quale risponde, su Twitter, la direttrice esecutiva dell’Unicef, Henrietta Fore: «grazie per essere un modello, e di mostrare al mondo che bisogna dare la priorità alla propri salute mentale». L’altra ginnasta Aly Raisman, seconda dietro la Biles nell’all around di Rio 2016 ricorda invece che «gli atleti olimpici sono esseri umani e fanno del loro meglio. E’ davvero DURA essere al top nel momento giusto e mantenere sotto controllo la vita quotidiana con una pressione del genere. Sì, è davvero difficile». Raisman, anche lei statunitense, e la Biles sono state due delle ginnaste che hanno accusato di molestie sessuali il medico della loro nazionale Larry Nassar, condannato al carcere nel 2018. Un tweet per la Biles anche dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki: «Gratitudine e supporto sono ciò che @Simone_Biles merita. E’ ancora la più grande di tutti, e siamo tutti fortunati a poterla vedere in azione», mentre il fuoriclasse del pugilato Manny Pacquiao, che è anche un senatore delle Filippine, scrive «una volta che sei campione, sempre campione. Dio benedica @Simone_Biles». Karl-Anthony Towns, stella dei Minnesota Timberwolves nella Nba manda «nient'altro che amore e positività alla GOAT (sigla che vuol dire più grande di tutti i tempi ndr) @Simone_Biles». Un’altra supercampionessa, la sciatrice americana Mikaela Shiffrin twitta così: «@Simone_Biles mantieni quel sorriso, perché la tua causa è indiscutibilmente d’oro. Sempre». Anche Adam Rippon, bronzo ai Giochi Invernali di PyeongChang 2018 nel pattinaggio, sostiene la Biles: «Non posso neppure immaginare la pressione che Simone ha dovuto subire. Per questi le mando così tanto amore. E’ facile dimenticare che lei è un essere umano. WE LOVE YOU.»

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