Lunedì 23 Dicembre 2024

L'oro del tiratore iraniano diventa un caso internazionale: "È un terrorista"

Il campione olimpico di Tokyo 2020 nella pistola ad aria compressa da 10 metri, l’iraniano Javad Foroughi è stato accusato di appartenere ad una milizia del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (Irgc), classificata organizzazione terroristica dagli Stati Uniti nel 2019. Il tiratore coreano Jin Jong-oh, che della pistola ad aria compressa 10 metri è stato oro olimpico a Londra 2012 e argento a Pechino 2008, ha espresso la sua obiezione al Comitato Olimpico Internazionale (Cio) definendo l’assegnazione dell’oro a Foroughi una «pura assurdità». "Come può un terrorista vincere l’oro alle Olimpiadi? E’ una cosa assurda e ridicola". Sono le sue parole. Le parole di Jin Jong-oh, riportate dal "Korea Times", fanno seguito alle rimostranze della "United for Navid", associazione iraniana per i diritti umani: "Consideriamo l’assegnazione della medaglia d’oro olimpica a Javad Foroughi una catastrofe non solo per lo sport iraniano ma anche per la comunità internazionale, e soprattutto per la reputazione del Cio. Foroughi è da tempo un membro di un’organizzazione terroristica". Altre proteste sono arrivate da “United for Navid”, l’associazione nata dopo l’esecuzione del lottatore iraniano Navid Afkari, colpevole di aver protestato contro il regime: l’associazione ha chiesto alla commissione etica del Cio di avviare un’indagine immediata, sottolineando che altrimenti il Comitato olimpico internazionale sarebbe diventato “complice nella promozione del terrorismo e dei crimini contro l’umanità”. Durissima la condanna: “Il 41enne Foroughi è un membro attuale e di lunga data di un’organizzazione terroristica. I Guardiani della Rivoluzione hanno una storia di violenze e uccisioni non solo di persone e manifestanti iraniani, ma anche di persone innocenti in Siria, Iraq e Libano”. Ma il Cio ha chiesto agli attivisti di dimostrare che Foroughi è un membro del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. “Se hanno prove, siamo qui” ha detto il portavoce del Comitato olimpico Mark Adams.

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