Da qualche tempo ormai si fanno strada fenomeni aberranti, marchiati da definizioni sinistre: Zoomafia e Zoosadismo su tutti. Il primo termine abbraccia una serie di condotte tipiche della criminalità organizzata, la cui portata è oggetto di studi e riflessioni approfondite. Non a caso, la Lav, Lega antivivisezione, realizza un dettagliato rapporto annuale che delinea un drammatico spaccato del nostro Paese. Soprattutto nel Mezzogiorno, corse clandestine di cavalli e combattimenti di cani costituiscono spie pericolose in un quadro di diffusa illegalità. Si tratta di una fetta di torta che porta considerevoli guadagni a soggetti senza scrupoli. Bande legate alla malavita
delle città di riferimento, da Napoli a Messina, passando per Catania e Palermo, scommettono sulla pelle di povere bestie preparate esclusivamente alle competizioni con tanto di farmaci vietati e "diete" personalizzate tali da far risaltare determinate caratteristiche fisiche.
Lo Zoosadismo, invece, e' una sorta di disturbo della psiche umana che determina soddisfazione in chi infligge mutilazioni o causa la morte di animali. Attiene più alla sfera individuale, con una dimensione ben più ristretta rispetto alla Zoomafia. Contraddistingue per lo più le giovani generazioni e costituisce una pulsione aggressiva che un domani potrebbe essere sfogata su altri bersagli.
Dal report stilato dalla Lav, si evincono alcune anomalie. "Un dato che appare singolare e atipico è rappresentato dalla Procura di Vibo Valentia dove non risultano iscritti per l’anno 2014 procedimenti penali per i reati presi in esame. Appare davvero inverosimile che nell’intero distretto di tale Procura non si siano verificate forme di maltrattamento di animali: è evidente che nel sistema dei controlli qualcosa non funziona", si legge in un comunicato. Mentre la Procura con più procedimenti iscritti, 239, è quella di Napoli, che ha indagato 127 soggetti. Ma ciò che più allarma sono le risposte degli organi competenti, spesso limitate. Nel 2014, evidenzia la Lav, nel settore dell'ippica "da strada", registrati 6 interventi delle forze dell'ordine, 4 corse clandestine bloccate, 22 persone denunciate, una arrestata e 10 cavalli sequestrati. Insomma, siamo in presenza di una goccia di giustizia nel mare dell'illecito, se si pensa che in molte città italiane i fantini improvvisati "si allenano" quasi ogni domenica e si sfidano frequentemente.
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