Io vi odio. Vi odio con le vostre buste della spesa stracolme
mentre fate la fila al supermercato
vi odio col vostro mutuo prima casa
con le vostre buste paga e le vostre macchinine
pagate a 199 euro al mese senza interessi
con le vostre turbo diesel e quelle utilitariette con cui
trovate sempre posto e sfrecciate veloci nei parcheggi
vi odio al lido sotto i vostri ombrelloni, con creme
tamburelli e palloni, vi odio con lo stereo a tutto
volume davanti ai locali il sabato sera, vi odio
per la convinzione con cui sapete di dover leccare
il padrone di turno, vi odio per come infierite
sul debole e l'indifeso di turno, vi odio per come subite
e per come prevaricate, per come avete imparato a vendervi
e per come avete insegnato a vendersi ai vostri figli
vi odio per come li ingozzate, i vostri figli, di merendine
e di preghierine della sera, vi odio per le vostre case
senza nemmeno un libro. Vi odio per la vostra ignoranza.
Vi odio per le vostre scuole-pollaio in cui allevate
imbroglioni, vigliacchi, servi, disonesti e mediocri. Vi odio
per i vostri soldi. I soldi che idolatrate e che accumulate
e che vi porterete dentro i vostri loculi. Vi odio per
i vostri cimiteri e per come siete morti mentre siete
ancora in vita. Vi odio per come fate gruppo. Vi odio
perché solo in branco riuscite a far vedere le merde che siete.
Odio le vostre massonerie, le vostre consorterie, le vostre
cooperative, le vostre associazioni, con cui gabbate gli altri,
con cui aggirate il sistema che voi stessi avete creato. E vi odio
per le vostre parole. Perché parlate sempre e riempite le parole
di parole e non dite niente. Mai. E vi odio per come giudicate sempre
chi vi sta accanto senza giudicare mai voi stessi. Sarà per l'invidia
che vi rode nei confronti di chi ha un'idea e la difende. Vi odio
nelle vostre riunioni di condominio, le vostre assemblee di partito,
i vostri raduni massonici, i vostri convegni sul futuro, le vostre
tavole rotonde dell'ordine professionale, gli incontri di
preghiera, i congressi, le convocazioni, le adunate.