È la realtà nel punto fermo della sua sostanza.
Lo sbriciolamento dell'essere nella sua entelechia.
È una persona senza persona. La visione
di una visione. È l'idea frantumata nel movimento,
lo scompaginato assetto di un'evoluzione.
Dio fatto uomo che trema prima di pensare.
È la ribellione di una verità: particella che implode nell'urgenza.
Il numero che copia se stesso e si sottrae al risultato.
È l'insurrezione di una menzogna: l'ego che spegne
ogni esigenza. Vittime dell'orgia di una notte,
ne osserviamo pentiti l'irruzione sulla scena.
È il calendario bollito dalle elucubrazioni. La sortita
del vuoto che va alla conquista del vuoto. È il vizio austero
dell'intransigenza. Io. Noi. È il siamo che non deve aspettare.
Una volta rimasti soli, ne percepiamo l'intrinseca
propensione al tormento. È il richiamo del sentiero interrotto.
Quello che ci condusse qui. A ricordare di.
Caricamento commenti
Commenta la notizia