"Oggi è il mio compleanno. In questa occasione ho creato un mio profilo su Tinder e vi chiedo di fare lo stesso". Con queste parole la polacca Kinga Szostko, presidente della fondazione Entrepreneurs Pomagają, ha annunciato la sua "strategia" sul suo profilo Instagram. Lo racconta Repubblica.it. Scioccata dalle immagini devastanti dell'assedio di Kiev, Kinga ha deciso che doveva fare qualcosa. Quando ha scoperto che Tinder non è ancora vietato in Russia, ha creato un profilo con la sua foto e una falsa bio in cirillico: "Kyra, 40 anni, studi all'Istituto di Giurisprudenza di Mosca".
Ai corteggiatori russi, però, invece di rivelare i suoi interessi, hobby e passioni, ha proposto le foto terribili dei bombardamenti e dei morti e una didascalia, sempre identica: "Mariupol dopo l'attacco russo", "Kiev dopo l'attacco russo", "Kharkiv dopo l'attacco russo".
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