Spostava della legna alla guida di un muletto che si è ribaltato schiacciandolo. E’ morto così Luca B., diciassette anni il prossimo giugno. Un «incidente domestico», e non sul lavoro come sembrava in un primo momento, secondo lo Spresal e il magistrato di turno, intervenuto a Nole, in provincia di Torino, per coordinare le indagini dei carabinieri. Secondo quanto riferito dai genitori, il giovane stava spostando la legna per la famiglia, proprietaria del muletto e del capannone, all’interno della quale c'è una azienda di pallet estranea ai fatti.
L’allarme in via Cravanera, alla periferia di Nole, quasi 7mila abitanti nell’area metropolitana del capoluogo piemontese, è scattato intorno alle 18. Sul posto, con i militari dell’Arma e lo Spresal, sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, ma per il ragazzo non c'era più niente da fare. Quello che in un primo momento era sembrato un incidente sul lavoro, l’ennesimo delle ultime ore, si è rivelato in realtà ben altro. Secondo la ricostruzione dell’accaduto la vittima era ai comandi del muletto, con cui stava percorrendo la discesa che porta all’ingresso del capannone.
Nei pressi di un cancello, ha svoltato per entrare nel cortile ma il muletto, forse toccando con le pale la strada, si è ribaltato, lo ha sbalzato dalla cabina e, adagiandosi su un fianco, lo ha schiacciato. Il muletto è risultato essere della MetalPress immobiliare, società proprietaria dei capannoni in locazione alla ditta, che ha tra i soci la madre del ragazzo. Toccherà ora ai carabinieri della compagnia di Venaria Reale ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Salma e mezzo sono stati posti sotto sequestro, a disposizione della procura di Ivrea (Torino), titolare dell’inchiesta sull'accaduto.
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