Celebrare la forza delle donne e il loro coraggio, e ricondurre in qualche modo a una dimensione reale le cicatrici della mastectomia. È questo lo scopo di un murale che ritrae l’attrice Angelina Jolie apparso questa mattina in piazza San Babila, nel cuore di Milano: è 'Love Yourself' il nuovo street artwork di aleXsandro Palombo, l'artista che ha fatto tagliare i capelli a Marge Simpson davanti al consolato iraniano di Milano per solidarietà alle donne del Paese. L’occasione è la giornata mondiale contro il cancro al seno, che si celebra nel mese di ottobre tradizionalmente dedicato alla prevenzione di questa neoplasia.
L'arte si fa quindi veicolo potente di un messaggio di coraggio e anche di consapevolezza su questa patologia, secondo quanto ricorda anche Anna Maria Mancuso, presidente di Salute Donna Onlus. «L'arte e anche l’arte pubblicitaria -spiega infatti Mancuso- sono un mezzo di espressione potentissimo. La 'buona' pubblicità, la buona 'artè possono aiutare a percorrere strade che possono salvare vite». Una donna che poggia lo sguardo sul murale di Angelina Jolie per la presidente di Salute Donna Onlus, di Milano e anche lei con un’esperienza di mastectomia bilaterale, «deve portare a casa il messaggio che le cicatrici possono salvare la vita. Capire che queste cicatrici sono servite a salvare la vita ed è importante fare prevenzione. In qualche modo queste sono cicatrici 'necessarie'». Il murale fa luce anche sulla mutazione Brca, che predispone al rischio di tumore al seno e altri tumori femminili, su cui ha accesso i riflettori proprio Angelina Jolie, che ha effettuato una mastectomia bilaterale profilattica e ha tolto anche le ovaie. "La prima arma di prevenzione è sapere di esserne portatrici - specifica Mancuso- poi per aiutare ad abbattere il rischi fare la mastectomia bilaterale. Angelina Jolie ha sollevato il problema, ma noi associazioni ne parliamo da anni».
In occasione della giornata mondiale dedicata al tumore al seno. Mancuso fa poi un bilancio sulle Breast Unit, dove si ricevono cure dedicate, e sulla prevenzione. «Sulle Breast Unit - sottolinea - c'è una grossissima differenza tra una Regione e l’altra e quindi non c'è la stessa opportunità per tutte le donne. Vi è una differenza abissale tra Nord e Sud. Quello che manca è la strutturazione di una rete nazionale sul tumore al seno, utile anche per la ricerca». «Anche in tema di prevenzione - rileva ancora - vi è differenza tra una Regione e un’altra. È tutto molto frastagliato, dipende dalla gestione politico-amministrativa e dalle scelte di investimenti che la politica fa. In generale, per quanto riguarda ad esempio le cure, vi sono due velocità diverse: la scienza ha messo la marcia e sta correndo, come la tecnologia, ma questi passi in avanti non sempre vengono fatti a livello istituzionale».
Non è la prima volta che Palombo tratta il tema del tumore al seno. Già nel 2015 aveva realizzato la serie di opere dal titolo 'Survivor', nella quale ha ritratto le eroine dei cartoon come sopravvissute al cancro al seno e con i segni della mastectomia.
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