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Sgarbi corteggia Morgan e lui... gradisce: “Sarò il sotto sottosegretario alla Cultura”

«Morgan è stato molto generoso e io ogni volta che ho pensato di fare una lista politica, Rinascimento, ho pensato di candidarlo ma ho sempre avuto forti opposizioni; lo volevo portare a Verona come assessore alla cultura, è molto vicino alla Meloni lui, ma Sboarina non l’ha voluto ed ha perso le elezioni». Così Vittorio Sgarbi risponde a Barbara Palombelli a Stasera Italia, in onda su Retequattro: ''Vittorio è vero che hai già assoldato Morgan?'' ''Ho pensato a Parma - continua il sottosegretario alla Cultura - perché c'è Verdi, adesso vendono la casa di Verdi e il ministero con il ministro è pronto ad acquistarla quando avrà il prezzo conveniente, anche lì il candidato non l’ha voluto ed ha perso. Io penso sia vincente Morgan e lo sia perché ha fantasia, intelligenza passione e generosità naturalmente non è semplice non è soprattutto ovvio, per cui le persone che vogliono un’armonia ordinata lo ritengono pericoloso. Ma lo stesso Porro che temeva arrivasse in ritardo, si è molto divertito nella trasmissione che abbiamo fatto due lunedì fa. Credo che abbia delle virtù e un talento che meritano di essere mostrati ai giovani perché essi possono guardare alla musica, all’arte attraverso una persona che la capisce e la ama».

Morgan accetta l'invito

«Vittorio ha tante proposte, io mi metto a disposizione rispetto alle mie competenze, che sono diverse, sarò il sotto sotto segretario, col trattino Sgarbi l'ho conosciuto in occasione della pubblicazione di un mio libro di poesie, non a caso lui mi chiama poeta. Una persona come lui nasce ogni 300 anni, è come Pasolini o Leonardo Da Vinci, non ce n'è un altro: è l’unico che può risollevare culturalmente il nostro Paese». A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, che intervenuto con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ha parlato del ruolo che il sottosegretario Sgarbi ha in mente per lui. Quale potrebbe esser la prima cosa che farebbe? «Direi un decreto 'anti trap' - ha detto ridendo Morgan a Un Giorno da Pecora -, sto scherzando, ovviamente, ma sarebbe bellissimo".
Facendosi serio, il cantautore ha proseguito «c'è tutto il grande repertorio della musica d’autore italiana, come Tenco o Lauzi, un patrimonio che andrebbe restaurato». Cosa ne pensa della questione sul modo in cui chiamare Meloni? «Sulla questione concordante di genere penso questo e l’ho scritto stamattina a Giorgia: è giusto dire il presidente del Consiglio ma anche la signora presidente del Consiglio o la premier. Ma non bisogna usare mai 'la presidentessa'». E cosa le ha risposto Giorgia Meloni? «Mi ha risposto 'ma mi dai del lei?».

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