Sabato 23 Novembre 2024

Chiara Bucello: sono sorda e ho due lauree e due master. Ecco come battere i pregiudizi

 
 
 
 
 
 

Chiara Bucello ha 27 anni, è nata a Licata in Sicilia ed è nata sorda, non completamente ma quasi. E’ soprattutto, però una “ragazza affamata e vogliosa di  vivere la vita”.  Le manca l’udito, non la parola (non è sordomuta, sa leggere il labiale e risponde), ed è dotata di grande senso di autoironia e humour. Sui social ama pubblicare video in cui sfata e drammatizza la disabilità di cui è portatrice e fa piazza pulita di stereotipi e pregiudizi. “Essere sorda non mi ferma – racconta Chiara -  Ho appena ottenuto la quarta laurea ovvero master Creative Direction in IED Milano. Si ho due lauree e due master all’attivo. Chiamatemi matta! Molta gente mi ha criticato sostenendo che, essendo sorda, sarebbe stato impossibile ottenere addirittura una laurea. Ma c’è una cosa che ho imparato in questa vita: non bisogna mai arrendersi. Sono felice di aver raggiunto questo traguardo, per me, molto grande!”.

 

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“Sono sorda dalla nascita e portatrice di impianto cocleare – spiega Chiara Bucello – e  mi impegno assiduamente attraverso campagne di sensibilizzazione sul web e sui social network. Mi concentro sulla diversity all’interno dei brand, in cui indago se davvero le aziende stiano diventando più inclusive. In una campagna, ad esempio, affronto il tema della sordità in modo ironico e divertente". Chiara, che vive tra Catania e Siracusa, è anche una delle fondatrici della pagina instagram The Deaf Soul, e lavora come Direction creative, sempre tenendo bene in mente l'obiettivo di contribuire “a rispondere in modo rapido e inclusivo a ciò che la società offre nelle sue mille sfaccettature”. “Non è possibile essere fieri della sordità – conclude Chiara - quando la sordità crea comunque qualche problema a livello di comunicazione e di comprensione, non si può essere fieri di una condizione che purtroppo porta dei limiti ‘invisibili’ ma che ci sono. Si può essere fieri dei traguardi raggiunti e delle esperienze che ci fortificano. Tocca a noi, con le nostre diversità, imparare ad avere consapevolezza dei nostri limiti e punti di forza, lavorare sulla nostra sicurezza, inseguire le possibilità e dimostrare che possiamo eseguire nel miglior modo possibile qualsiasi compito”.

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