Venerdì 27 Dicembre 2024

"Regina", il film d'esordio del regista calabrese Alessandro Grande girato in Sila

 
 
 

“Regina”, il film d’esordio del regista calabrese Alessandro Grande, è da oggi visibile su Sky Primafila e sulle principali piattaforme on-demand (Google Play, I-Tunes, Rakuten, Chili, Timvision, Amazon Video Store) e presto approderà anche in alcune sale cinematografiche selezionate sul territorio regionale e nazionale.

Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto al Torino Film Festival, unico film italiano in concorso nella selezione ufficiale dell’ultima edizione, “Regina” è il primo lungometraggio diretto dal regista già Premio David di Donatello per il corto “Bismillah”. Prodotta da Bianca Film con Rai Cinema, con il contributo del MiBACT, della Regione Calabria e Fondazione Calabria Film Commission, in associazione con Asmara Films, la pellicola racconta la storia di un padre e di una figlia sconvolta da un evento tragico.

Regina, interpretata dalla giovane e promettente Ginevra Francesconi, ha 15 anni e sogna di fare la cantante. A supportarla c’è suo padre Luigi, Francesco Montanari, che è tutta la sua famiglia dato che Regina ha perso la madre anni prima. Il loro è un legame fortissimo, indissolubile, almeno fino a quando, un giorno, un episodio imprevedibile cambierà le loro vite.

"Regina" racconta un conflitto generazionale giocato sul terreno della colpa e delle responsabilità, una storia che oscilla tra film di genere e romanzo di formazione e ritrae una Calabria insolita e personale, tra le montagne della Sila, lontana dagli stereotipi. Una grande occasione di promozione per la regione e i suoi set naturalistici. “Dopo la prima presentazione al Festival di Torino, il percorso del film ora può finalmente incontrare il grande pubblico grazie al lancio sulle principali piattaforme on-demand”, commenta Alessandro Grande. “Vivo questo momento con grande emozione, in attesa di poter al più presto vedere “Regina” anche proiettato sul grande schermo nelle sale cinematografiche. Poter condividere l’esperienza della visione collettiva e la magia dell’incontro, tanto per il pubblico che per gli operatori del settore, rappresenta quell'atteso ritorno alla normalità di cui abbiamo tutti bisogno”.

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