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Me contro Te, Lui e Sofì "Persi nel tempo" tra futuro e antico Egitto

Milioni di giovanissimi fan (soprattutto fra i 4 e i 10 anni) sui social e YouTube, conquistati dal 2014 a colpi di video giornalieri, basati su humour, piccole avventure e canzoni e oltre 14 milioni e 700 mila euro di incassi complessivi, per i primi due film 'La vendetta del signor S' del 2020 e "Il mistero della scuola incantata", uscito a settembre 2021 e diventato il titolo italiano più visto dell’anno. Sono i biglietti da visita con il quali il duo fenomeno "Me contro Te", composto da Luì e Sofì, o meglio Luigi Calagna, classe 1992 e Sofia Scalia, classe 1997, entrambi siciliani di Partinico, coppia anche nella vita (già in programma il matrimonio), torna in sala dal 1 gennaio con Me contro te Il Film - Persi nel tempo di Gianluca Leuzzi, distribuito da Warner Bros (anche coproduttrice con Colorado e Me Contro Te).

La trama del film

Un’action fantasy/comedy con sprazzi di musical nella quale i protagonisti si ritrovano divisi e scaraventati in un doppio viaggio insieme ai "nemici" Signor S (Pierpaolo Zizzi) e Perfidia (Antonella Carone), tra un futuro dove dominano i robot e l’Antico Egitto, sul quale vuole regnare l’ambiziosa Viperiana (Martina Palmitesta), sacerdotessa di Anubi. «Con questo film chiudiamo la trilogia con il Signor S, il nostro acerrimo nemico - spiega all’Ansa sorridendo Calagna -. Ci ritroveremo contro faccia a faccia nel nostro mondo magico di fate e scienziati. Solo che qualcosa va storto». Stavolta «abbiamo voluto raccontare un viaggio nel tempo perché è un tema che ci affascina da sempre - spiega, alternandosi nel dialogo, il duo, che firma anche il soggetto e, da coautore, la sceneggiatura -. Abbiamo preso spunto da film che amiamo molto come Ritorno al futuro, ma anche Scooby-Doo, o storie Marvel, come Iron Man o The Avengers. Speriamo di lasciare i nostri fan a bocca aperta».

Come avete reagito agli enormi incassi dei vostri film? «Ci sentiamo sempre gli stessi ragazzi che hanno iniziato 7 anni fa, in una cameretta, in Sicilia. Cerchiamo costantemente di migliorare artisticamente, ad esempio prendendo lezioni di dizione e cercando di far sì che la qualità dei film sia piano piano sempre più alta anche dal punto di vista tecnico». Per quanto «il budget non sia aumentato» assicura il regista Gianluca Leuzzi, con i Me contro Te dal primo film. Sono aumentate «anche le nostre le responsabilità, perché i video sui social sono realizzati esclusivamente da noi, mentre dietro a un film c'è il lavoro di un anno e di centinaia di addetti - sottolineano -. Ci aiuta molto avere con noi sempre le stesse persone, fra troupe e cast . Si è creato un rapporto bellissimo, è come se ogni volta andassimo a un campo scuola». Per la coppia il successo «è legato alla semplicità con cui raccontiamo le nostre storie, alla nostra spontaneità. Noi non fingiamo davanti alla telecamera, mostriamo quello che ci piace fare veramente o ciò che ci piacerebbe vivere. Questo viene percepito, si crea una empatia vera con chi ci guarda e sappiamo di avere un’influenza mediatica sui più piccoli. Per questo cerchiamo di trasmettere dei messaggi più positivi possibile. Nel film, ad esempio, esaltiamo il valore della diversità e l'accettazione degli altri».

Tra i loro fan «ci sono i 'piccolì che si approcciano a noi per la prima volta, ma capita ci contattino anche quelli che magari ora hanno 13 anni e ci dicono che siamo stati la loro infanzia. Una cosa che ci colpisce molto... un pò come è stato per noi con Cristina D’Avena o Giovanni Muciaccia». Alla popolarità «abbiamo potuto abituarci, perché il successo è arrivato pian piano - spiega Sofìa Scalia -. All’inizio magari per strada ci fermava una persona, ora sono centinaia.... Per i bambini e le loro famiglie siamo come degli amici, la cosa più bella del mondo». Per questo «ci fermiamo a fare foto, selfie, video telefonate, videomessaggi... di tutto e di più». In giornate sempre piene tra video e nuovi film da scrivere e girare ("per il quarto abbiamo già delle idee") , state già anche pensando ai preparativi per le nozze? «Con la pandemia è un po' complicato organizzarle, aspettiamo uno spiraglio di luce. Le faremo in Sicilia, con le nostre famiglie... però stiamo studiando anche un modo per coinvolgere tutti quelli che ci supportano e ci seguono».

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