Shock nel mondo del cinema: Jean Marc Vallée, il regista canadese candidato agli Oscar per "Dallas Buyers Club" e vincitore di un Emmy per la serie «Big Little Lies» è morto il giorno di Natale nella sua baita tra i boschi fuori da Quebec City. Le ragioni del decesso non sono ancora state rese note. Vallée aveva 58 anni ed era solo in casa. Famiglia e collaboratori sono sconvolti, scrive oggi «Deadline Hollywood». "Non se lo aspettava nessuno», ha confermato la portavoce, Bumble Ward. Vallée aveva ancora un progetto in cantiere: un nuovo show per Hbo, «Gorilla and the Bird», tratto da un memoir dallo stesso titolo su un avvocato d’ufficio vittima di un esaurimento nervoso che lo spinge a comportamenti antisociali e finisce in un reparto psichiatrico. Vallée si era fatto conoscere per un approccio naturalistico e generoso al cinema che faceva emergere il meglio nei colleghi che lavoravano con lui. Evitava la luce artificiale e perfino le prove perchè preferiva lasciare spazio alla creatività dei suoi attori. Era anche famoso per aver diretto film e serie con forti personaggi femminili: in «Big Little Lies» il cast era composto da star come Nicole Kidman, Reese Witherspoon, Meryl Streep, Zoë Kravitz, Laura Dern e Shailene Woodley.
«E' vero che i miei ultimi progetti hanno personaggi soprattutto femminili», aveva ammesso il regista in una intervista del 2018: «Forse sono fortunato. Non ho paura delle donne forti, intelligenti e cerco di creare uno spazio in cui si sentano rispettate e a proprio agio». Il film del debutto, «Liste noire» ("Black List") del 1995, era un thriller che seguiva le peripezie di un giudice: fu candidato a vari Genie Awards tra cui uno nella categoria "best picture". Dieci anni dopo la commedia drammatica «C.R.A.Z.Y» lo aveva catapultato a Hollywood: il percorso di un uomo alla ricerca della propria sessualità era stato premiato al Festival di Toronto e presentato in anteprima a Venezia. Nel 2009 era poi uscito «La Giovane Vittoria» con Emily Blunt, tre volte candidato agli Oscar e vincitore per i migliori costumi oltre che di due Bafta e un Critics' Choice Movie Award. «Dallas Buyers Club», tratto come molti altri film di Vallee da una storia vera, aveva fatto vincere due Academy Awards a Matthew McConaughey (che aveva perso 25 chili per la parte, grazie a una dieta a base verdure, bianchi d’uovo, pesce, budini di tapioca ma vino a volontà) e Jared Leto. Nel 2014 aveva preso il via la collaborazione con la Witherspoon: «Wild», basato sul memoir di Cheryl Strayed e sceneggiato da Nick Hornby, aveva ricevuto due candidature agli Oscar tra cui quella per la migliore attrice. Era seguito «Big Little Lies», tratto da un romanzo di Liane Moriarty, che aveva vinto vari Emmy e un riconoscimento della Directors Guild of America. Dalla ricca comunità di Monterey sul Pacifico con le sue mamme ossessionate dai propri figli, a Wind Gap, una piccola città del Missouri: la serie «Sharp Objects» con Amy Adams nella parte di una giornalista piena di problemi che esce da un ospedale psichiatrico per tornare al suo lavoro di cronista di nera era stata candidata a otto premi per la televisione.
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