Niente red carpet quest’anno a Hollywood, sostituito da un tappeto color champagne (che -ahimè- si è subito macchiato con il calpestio). Ma il glamour alla 95esima notte degli Oscar è rimasto immutato. Le star hanno fatto a gara per svettare, bianco e nero i colori dominanti, con puntate sui colori più accesi. E qualche look sicuramente rimarrà nelle cronache, come quello paillettato di Malala Yousafzai, la Premio Nobel per la pace, fuggita dai talebani pakistani: ha sostituito l’hijab con uno scintillante abito 'à capuche' in paillettes argento di Ralph Lauren, versione moderna e sfidante del velo islamico. Paillettes anche per Jamie Lee Curtis, che ha vinto il primo Oscar della sua carriera, scintillante in un abito lungo in cristalli e paillettes di Dolce e Gabbana. Anche Elisabeth Olsen indossava paillettes, ma nere. Mentre Rihanna, con tanto di strascico in pelle e cinture fascianti sui fianchi, era in Alaia nero, con il pancione del secondogenito in bella mostra. Ha scelto Louis Vuitton, con un top blu drappeggiato in seta sostenibile, Kate Blanchett, la straordinaria Lynda Tàr, a cui è sfuggita la statuetta per migliore attrice nell’omonimo 'Tàr'. Era in Moschino Angela Bassett, candidata come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in «Black Panther: Wakanda Forever». Molto bella Ana de Armas, nomination come migliore attrice per 'Blonde', in un lussureggiante Louis Vuitton. Perfetta Hong Chau, candidata come miglior attrice non protagonista in 'The Whale', in un abito Prada personalizzato, con l’aggiunta di un colletto alla coreana come omaggio alle sue radici. Aggressiva e un filo troppo punk Florence Pugh, in couture Valentino, senza spalline, linea impero, con glorioso mantello, gigantesche maniche a sbuffo e spacco praticamente alla spalla a mostrare i pantaloncini neri, il tutto accompagnato da una collana Tiffany.