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Ergastolo ostativo, i boss che possono chiedere permessi premio: ci sono i Molè di Gioia Tauro - Foto

È lunghissimo l'elenco dei potenziali destinatari della pronuncia della Corte costituzionale sull’ergastolo ostativo che potranno fare richiesta di permessi premio anche in assenza di collaborazione con i magistrati.

Come riporta il Corriere della Serra, la lista comprende tutti i principali boss di mafia, camorra e ’ndrangheta: Ci sono Leoluca Bagarella e il nipote Giovanni Riina (figlio di Totò), gli stragisti Filippo e Giuseppe Graviano; i casalesi Francesco «Sandokan» Schiavone e Michele Zagaria, l’ex «re» di Ottaviano Raffaele Cutolo, i capi delle ’ndrine di Gioia Tauro Domenico e Girolamo Molè.

E ancora il mafioso catanese Salvatore Cannizzaro e lo 'ndranghetista di Reggio Calabria Pietro Pavone, i due casi finiti davanti alla Consulta dai quali è derivata la decisione di ieri.

La sentenza della Corte costituzionale segue la pronuncia della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo e modifica la norma sul cosiddetto «ergastolo ostativo», o carcere duro.

La Consulta sentenzia che anche i mafiosi all’ergastolo potranno accedere ai permessi premio, pure se non collaborano con la giustizia, ma a condizione che sia provato che abbiano reciso i loro legami con la criminalità organizzata, l'assenza di pericolo del ripristino di quei collegamenti e purché sia dimostrata la loro partecipazione al percorso rieducativo.

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