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Frase sui contadini, assemblea degli studenti al Seguenza di Messina. La preside: "Non mi scuso" - Foto

«Mio padre fa il barbiere e mi sono sentito uno studente di serie B. Chi dovrebbe educare non può fare queste differenze».

Le parole di M., allievo dell'istituto "G. Seguenza" di Messina, sono il sentire comune di tanti compagni di scuola che questa mattina, riuniti in assemblea, hanno duramente contestato le dichiarazioni della dirigente scolastica Lilia Leonardi sul contributo di 50 euro che gli studenti dovrebbero pagare «propedeutico alla partecipazione a qualsiasi attività extrascolastica - affermano gli studenti specificando che - solo nella forma si tratta di un contributo facoltativo, perché in realtà è obbligatorio».

«Chiediamo - afferma il rappresentante della Consulta Antonio Bonanzinga - quantomeno le scuse della dirigente e speriamo che almeno gli studenti che non possono permetterselo siano esentati dal pagamento».

«Non chiedo scusa perché non ho fatto del male a nessuno». Così la preside  Leonardi oggi messa sotto assedio dai giornalisti dopo le frasi pronunciate durante l' assemblea degli studenti.

«In questa scuola - ha spiegato la preside - non si fa classismo. Non ho nulla né contro i contadini né contro gli studenti del professionale. La gogna mediatica a cui sono stata sottoposta è ingiusta. Quelle frasi che ho pronunciato sono state estrapolate da un contesto più ampio. Sono state travisate. Quando parlavo di Professionale mi riferivo alle materie che vengono studiate e amate maggiormente da quelli studenti».

«E non ci sono certamente come da noi Italiano e matematica. Rispetto i ragazzi del professionale essendo stato preside anche di un istituto professionale». E ha poi aggiunto: «Il riferimento ai contadini era diverso da quello che è apparso. Volevo dire agli studenti che proprio loro non appartengono a zone disagiate montane dove il reddito è più basso e che i cinquanta euro che siamo costretti a chiedere per portare avanti alcune attività e riparazioni sono alla loro portata».

«Siamo sicuri che, malgrado le suggestioni, la città che ci conosce per quello che facciamo quotidianamente saprà distinguere i ruoli di tutti coloro che sono coinvolti». Così i docenti del liceo sulla polemica che ha coinvolto la loro preside. «Assicuriamo che continueremo il nostro lavoro insieme alla preside Lilia Leonardi con la serietà e il rigore che ci contraddistinguono».

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