Mercoledì 27 Novembre 2024

Carabiniere muore a causa del Covid: a marzo il suo gemello ucciso dal coronavirus

Michelangelo e Nicola Sansipersico
Nicola, fratello di Michelangelo Sansipersico
Michelangelo Sansipersic

Nuovo tragico episodio legato al coronavirus.  Nel marzo scorso era morto di Covid suo fratello gemello, adesso il coronavirus ha ucciso anche lui. Si è spento il luogotenente Michelangelo Sansipersico, in servizio alla sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Bari, a causa delle complicanze di una polmonite da SrasCov2. Il 27 marzo scorso la stessa malattiva aveva ucciso il gemello Nicola Sansipersico, pure lui nel'Arma dei carabinieri, in servizio a Voghera, in Lombardia.

"Ha servito silenziosamente il proprio Paese"

Il luogotenente deceduto era entrato nell’Arma nel 1981 come carabiniere, e l’anno successivo, a seguito del corso nella Scuola Sottufficiali, era diventato vice brigadiere, prestando servizio prima nell’Aliquota Radiomobile di Varese e poi al Raggruppamento Operativo Speciale di Milano fino al 1997, anno in cui ha preso servizio a Bari. «In quasi quarant'anni di servizio - si legge in una nota del Comando generale dell’Arma - ha servito silenziosamente il proprio Paese con impegno, sacrificio e dedizione, finché oggi il virus non lo ha portato via».

Pochi giorni fa la morte di Mario Mariani

Pochi giorni fa l'Arma dei Carabinieri aveva già dovuto annunciare la morte  del Luogotenente Carica Speciale Mario Mariani, addetto al Nucleo Investigativo di Roma, vittima del Coronavirus. Lascia una moglie e due figli di 18 e 24 anni. «Sentimenti di cordoglio e vicinanza alla famiglia del Luogotenente carica speciale Mario Mariani deceduto per coronavirus. Stringo in un forte abbraccio la moglie, i due figli e i suoi affetti più cari. Esprimo profonda riconoscenza a tutti i Carabinieri d’Italia per il grande lavoro che stanno svolgendo al servizio del Paese e dell’intera comunità», così il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo appresa la notizia. «Grazie a tutti gli uomini e alle donne delle Forze armate che continuano a svolgere i propri compiti con generosità e altruismo».

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