Lunedì 23 Dicembre 2024

Papà fa nascere bimbo in casa con l'aiuto di un'infermiera via app

Elisa Nava, infermiera dell’ospedale Maggiore di Bologna che ha aiutato grazie alla piattaforma medica FlagMe Matteo Franciosi a far nascere nella notte tra l’1 e il 2 gennaio 2021 Alex, un bambino di 2,9 kg.La madre si chiama Alessandra Basile, 3 gennaio 2021. ANSA/UFFICIO STAMPA ORDINE INFERMIERI DI BOLOGNA
 

Dopo il caso del bimbo di due anni che stava soffocando, salvato in diretta video da un infermiere del 118 che ha aiutato i genitori in delicate manovre di rianimazione mentre in casa giungevano i soccorsi, un altro aiuto decisivo con la stessa piattaforma medica, FlagMe: stavolta l’aiuto di una infermiera, Elisa Nava, è stato decisivo per aiutare un papà a far nascere in casa il suo bimbo. È accaduto sempre nel Bolognese, a Crevalcore: i genitori oggi avevano lanciato un appello dalle colonne dell’edizione locale del Resto del Carlino per ringraziare l’operatrice che aveva aiutato a mettere al mondo Alex, 2,9 chili, e oggi l’infermiera ha conosciuto di persona il piccolo nel reparto di Ostetricia dell’Ospedale Maggiore di Bologna. In un videomessaggio Elisa, 33 anni, infermiera della centrale operativa del 118 di Bologna, ricostruisce i delicati momenti. «Nella notte tra l’1 e 2 gennaio, all’una e mezzo circa, una collega ha ricevuto telefonata di un papà che che chiedeva un’informazione per sapere se poteva portare sua moglie in Ostetricia perché secondo lui era il momento di far nascere il bimbo - racconta l’infermiera - La mia collega ha capito subito che forse era meglio rimanere a casa perché sarebbe stato un parto imminente». Scattato l’invio di mezzi di soccorso, «ho deciso di richiamare il papà e di fargli attivare FlagMe, la piattaforma che ci consente di fare videochiamate con gli utenti per potere avere una visione di quello che sta succedendo e guidare le loro azioni. Il papà era molto agitato ma mi ha seguito in tutto quello che gli dicevo di fare, è stato molto bravo». In appena 12 minuti, da inizio chiamata, il bimbo è nato. «Dodici minuti molto intensi conclusi con un meraviglioso pianto del bimbo, estremamente emozionante e liberatorio». «È stato fondamentale avere Elisa che ci ha aiutato perché noi non sapevamo assolutamente cosa fare, eravamo nel panico più totale», dice in un video Matteo, papà del bimbo. Un storia a lieto fine frutto della «competenza dei professionisti, della validità dei protocolli e della funzionalità dell’organizzazione: tre pilastri espressione dell’efficacia del sistema dell’emergenza», spiega Pietro Giurdanella, presidente dell’Ordine degli infermieri di Bologna e del Coordinamento Regionale.

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