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Sardegna, entra solo chi è vaccinato o negativo al test

Dovrebbe essere firmata entro la settimana l’ordinanza per i test antigenici rapidi cui dovrà essere sottoposto chi arriva in Sardegna. E’ probabile che venga concordata col ministero della Salute, anche in considerazione del ricorso del governo al Tar contro un analogo precedente provvedimento del presidente della Regione, Christian Solinas, e relativa bocciatura.

L’annuncio sui controlli anti-Covid in porti e aeroporti è stato ieri dato dallo stesso presidente della Regione nel corso della trasmissione "Un giorno da pecora". Ci arriverà nell’isola - ha precisato Solinas - dovrà essere vaccinato contro il coronavirus o produrre un test che certifica che non è positivo, al quale si sarà sottoposto nelle 48 ore precedenti. Per gli altri è previsto il test accreditato dall’Istituto superiore di Sanità.
L’assessorato alla Sanità è quindi impegnato nel predisporre la struttura che verrà approntata con il coinvolgimento dell’Ats e dell’Areus, l’agenzia regionale per emergenze e urgenze. Le postazioni per verifiche e test negli scali, inoltre, dovranno essere concordate con le società di gestione degli aeroporti e con l’autorità marittima.

Scuola: verso addio Dad in Sardegna bianca, ma Regione frena

Scuole superiori sarde pronte a riaprire lunedì 8 marzo al 100% in presenza, ma la Regione frena chiedendo maggiore «prudenza» per non vanificare gli effetti del cambio di colore. «Con la zona bianca - spiega all’ANSA il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani - cadono tutte le restrizioni sui limiti alla presenza. Allo stato attuale, senza interventi restrittivi degli organismi previsti dall’ultimo Dpcm, la scuola può riaprire». Una comunicazione è stata inviata dallo stesso Feliziani a Regione e Prefetture proprio per rappresentare il nuovo quadro delineato dalla zona bianca. Dunque, in mancanza di disposizioni contrarie anche alle superiori dovrebbe sparire la didattica a distanza. Per quanto riguarda l’avvio della vaccinazione per il personale, l’Ufficio sciolastico fa sapere che tutti i dati per la predisposizione del piano sono regolarmente a disposizione attraverso l’Anagrafe nazionale degli assistiti del Sistema Tessera Sanitaria che si interconnette con i sistemi informativi vaccinali delle Regioni e delle Province autonome. Tuttavia, l’assessore dell’Istruzione e Cultura, Andrea Bincareddu, non è convinto dell’automatismo. «Ora tra lezioni in presenza e laboratori negli istituti tecnici siamo praticamente ben al di sopra del 50%, forse al 70-75%, e visto che da un lato si temono nuovi focolai e dall’altro si chiedono i vaccini nelle scuole mi sembrerebbe più opportuno un’apertura graduale - spiega all’ANSA l’esponente della Giunta Solinas - secondo la mia opinione occorre andare con i piedi di piombo e usare la diligenza del buon padre di famiglia, verificare bene la curva epidemiologica e attendere: siamo sul filo del rasoio e vogliamo mantenere la zona bianca che tanto faticosamente abbiamo conquistato con lo sforzo di tutti». Secondo Biancareddu, quindi, sarebbe meglio proseguire ancora con la Dad al 50%, "avere un pò di pazienza in più ed essere prudenti anche se questo può essere impopolare: ma credo che l’importante non sia arrivare alla zona bianca quanto invece rimanerci».

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