"Se non posso benedire le coppie formate da persone dello stesso sesso, allora non benedico neppure palme e ramoscelli d'olivo".
Il parroco di Bonassola (La Spezia), Giulio Mignani, non benedice le palme come forma di protesta contro il documento della Congregazione per la dottrina della fede che vieta la benedizione delle unioni di coppie omosessuali.
Già dal 2017 a favore delle unioni civili tra omosessuali
Parroco difende l'amore gay, il suo vescovo lo frena, ma i suoi fedeli lo difendono riempiendo la chiesa per fargli sentire la vicinanza durante la messa domenicale. "Le idee, quando sono giuste, meritano di vincere anche qualora fossero in pochi a sostenerle", dice don Giulio Mignani, 'pastore' delle anime di Bonassola, piccolo centro dello Spezzino. Don Giulio si è espresso a favore delle unioni civili tra omosessuali e ha criticato lo sportello antigender della Regione Liguria. Sul 'don' sono piovute critiche e Fratelli d'Italia ha chiesto anche la scomunica. Il vescovo della Spezia mons. Palletti lo ha frenato sull'apertura della Chiesa invocata da don Mignani. Il caso è partito da una chat che don Giulio ha con i parrocchiani in cui ha aperto alle famiglie arcobaleno. Stamani la chiesa di Santa Caterina era piena. C'era anche il sindaco Giorgio Bernardin e la prima coppia unita civilmente della riviera spezzina, Davide e Giuseppe. Alla fine della cerimonia per don Giulio applausi e abbracci.
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