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Brigadiere della GdF e la compagna trovati morti in casa a Fiumicino

Avrebbe ucciso la sua compagna e poi, con la stessa arma di ordinanza, si sarebbe tolto la vita. Un brigadiere della Guardia di finanza e la compagna sono stati trovati morti nel pomeriggio in un’abitazione a Fiumicino. A dare l’allarme gli stessi colleghi del militare, inviati sul posto dal tenente che, non vedendolo in servizio e non riuscendolo a contattare, si sono preoccupati. E così, arrivati davanti alla palazzina di via Portico Placidiano, i finanzieri hanno visto che c'era la sua auto ma nessuno in casa rispondeva. Poco dopo il tragico ritrovamento.

Inutili i soccorsi per il brigadiere 53enne Maurizio Zannolfi e per la sua compagna. Sul posto guardia di finanza, polizia e carabinieri. Nell’appartamento la polizia scientifica ha effettuato a lungo i rilievi. I due, entrambi separati, erano sul divano uno sull'altro. Da chiarire quanti colpi siano stati esplosi. Verrà probabilmente effettuata anche una perizia balistica. Fin dal primo momento gli investigatori hanno ipotizzato un omicidio-suicidio. Sembrerebbe che durante i rilievi in casa sia stato trovato una lettera in cui verrebbe annunciato il gesto e spiegato che la coppia era d’accordo. Il biglietto è ora al vaglio degli investigatori. Costernazione e sgomento a Fiumicino davanti alla palazzina di tre piani nella zona centrale di Isola Sacra. Si sono radunati molti colleghi del brigadiere, che prestava servizio alla caserma di viale Traiano e ha anche un fratello nella guardia di finanza. Sul posto anche diversi residenti e conoscenti della coppia, increduli per quello che è accaduto. In casa sono ancora in corso i rilievi. Sulla vicenda indaga la Guardia di finanza con il supporto del Commissariato di Fiumicino.

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