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Alex Zanardi, le condizioni a un anno dall'incidente: è seduto e muove le braccia, sta lottando come un leone

E' trascorso un anno da quel tragico incidente in cui il campione paralimpico Alex Zanardi ha rischiato di perdere tragicamente la vita in una gara di handbike. Zanardì andò a finire contro un camion che viaggiava in direzione opposta lungo la strada provinciale 146 a Pienza in provincia di Siena. "Ero davanti a lui, ho sentito un grande rumore e ho visto una cosa che non avrei mai voluto vedere", ricorda l'amico Paolo Bianchini. "Alex sta combattendo come un leone". Di tutte le operazioni subite da Alex, quattro sono state effettuate nel reparto di neurochirurgia di Padova, il cui direttore Franco Chioffi ha raccontato: “Adesso Zanardi è fuori dal letto, l’hanno messo in poltrona”. Questo significa che da seduto finalmente può fare una riabilitazione più completa. A Padova non era stata usata solo la medicina convenzionale, ma anche una sperimentazione fatta di musica: le canzoni di Antonello Venditti ad esempio, scelte da Daniela. Il figlio Niccolò – che è sempre al suo fianco assieme a Daniela, la moglie di Alex – risponde a ‘Repubblica' tra realismo e speranza: "Come sta? Non lo sappiamo. È sempre lì. Nessuna novità, niente di niente. Siamo anche un po' stressati per questo, non ci sono grandi cambiamenti. Noi non perdiamo le speranze, la fibra è buona". Zanardi adesso si trova ricoverato all'ospedale di Vicenza, Unità gravi cerebrolesioni, dopo essere passato da cinque ospedali e più di dieci operazioni.

Zanardi, con la sua grandiosa forza di volontà e di attaccamento alla vita, ha impresso nei suoi tifosi alla sua famiglia la capacità di non mollare mai. D'altronde non lo ha fatto neanche dopo l'incidente di 20 anni fa in Germania, sul circuito del Lausitzring, che gli costò l'amputazione di entrambe le gambe.

Da un anno ormai, la sua famiglia combatte anche sul fronte giudiziario dopo l'incidente di Pienza. Unico indagato per lesioni colpose il camionista per il quale la procura, dopo una perizia tecnica sulla handbike, sulle condizioni dell'asfalto e sulla dinamica dell'incidente e un supplemento di approfondimenti, ha richiesto l'archiviazione. La famiglia dell'ex pilota ha controbattuto chiedendo nuovi accertamenti. "Il processo non si vuole fare" il commento del legale di casa Zanardi il 26 maggio scorso, giorno dell'udienza davanti al Gip del tribunale di Siena.

Il docu-film

Dal 28 al 30 giugno arriverà nelle sale cinematografiche un docu-film: girato nei giorni dell'incidente, il film racconta la staffetta della onlus fondata dallo stesso Zanardi. Invece dal 4 al 25 luglio, torna la staffetta Obiettivo Tricolore, nel segno del campione. Un modo per testimoniare ancora una volta come nella vita non si debba mollare mai.

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