Gli Stati Uniti stanno rafforzando il cordone di sicurezza intorno all'aeroporto di Kabul, riaperto ieri sera per consentire il proseguimento dei rimpatri. I primi 70 italiani sono rientrati a Roma con alcuni collaboratori afghani, ma sono ancora migliaia le persone che cercano di lasciare la città dove, secondo alcuni testimoni, i talebani setacciano casa per casa in cerca di presunti oppositori, donne, filo-occidentali.
I talebani hanno annunciato un'amnistia generale per tutti i funzionari statali, invitandoli a tornare al lavoro. Nella notte sono arrivati in Afghanistan altri 3.000 soldati americani ma il dipartimento di Stato ha comunque invitato i suoi cittadini a rimanere al riparo ed evitare la zona dell'aeroporto. Ieri 10 persone sono morte nel tentativo di lasciare il Paese, anche aggrappandosi a un aereo in decollo.
L'aereo dell'Aeronautica Militare con 74 persone a bordo proveniente da Kabul è atterrato a Fiumicino lunedì alle 14.28. Il Kc767 ha riportato in Italia le 74 persone che hanno lasciato il Paese dopo l'avanzata dei Talebani: si tratta di personale dell'ambasciata, connazionali che si trovavano in Afghanistan ed una ventina di ex collaboratori afghani a rischio ritorsioni se fossero rimasti in Patria. E' il primo volo del ponte aereo messo a punto dalla Difesa per evacuare i connazionali dall'Afghanistan.
Era partito ieri sera da Kabul: si tratta del primo volo di evacuazione nell'ambito del ponte aereo messo a punto dalla Difesa dopo la rapida avanzata dei Talebani in Afghanistan. A bordo personale diplomatico ed una ventina di ex collaboratori afghani del contingente italiano, come aveva annunciato il ministro Guerini. Nei prossimi giorni altri voli riporteranno in Italia i connazionali rimasti nel Paese e gli altri afghani da accogliere. All'aeroporto di Kabul un team della Difesa si sta occupando degli imbarchi.
"Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ringrazia le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan - si legge in una nota di Palazzo Chigi -. L'impegno dell'Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione. Il presidente è in continuo contatto con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L'Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani e in particolare quelli delle donne".
Almeno 10 persone sono rimaste uccise nel caos all'aeroporto di Kabul dopo che una folla di migliaia di persone si è riversata nell'area con la speranza di lasciare il Paese. Lo riferisce il canale afghano Tolo News sul suo sito web. Nello scalo preso d'assalto sono stati sparati dei colpi e ne è seguita una fuga precipitosa, che ha causato vittime. Il Pentagono ha riferito che le forze statunitensi hanno ucciso due persone armate. Altre due persone sono morte dopo essere cadute da un aereo militare americano al quale si erano aggrappati dopo il decollo. Alcuni testimoni oculari hanno detto che 10 persone sono rimaste ferite.
In un altro video di pochi secondi trasmesso da alcuni media, fra cui l'agenzia afghana Pajhwok, si vedono decine di persone che circondano correndo un aereo cargo militare americano che si appresta a iniziare il rullaggio per il decollo dall'aeroporto di Kabul, alcune aggrappate ai carrelli e alla carlinga, a qualunque appiglio. Alcuni media scrivono che alcuni non hanno mollato la presa e sono caduti a terra prima che il C-17 della Us Air Force decollasse.
E i talebani hanno lanciato un nuovo video in cui il vicecapo promette "serenità" alla nazione e di occuparsi dei bisogni della gente. "Questa è l'ora della prova. Noi forniremo i servizi alla nostra nazione, daremo serenità alla nazione intera e faremo del nostro meglio per migliorare la vita delle persone", dice nel video, citato dalla Bbc, il mullah Baradar Akhund seduto nel palazzo presidenziale circondato da miliziani armati. "Il modo in cui siamo arrivati era inatteso e abbiamo raggiunto questa posizione che non ci aspettavamo", dice ancora Akhund.
I talebani affermano che la situazione a Kabul, dopo la loro presa del potere, è "pacifica" e non si ha notizia di scontri", secondo una personalità dei jihadisti, citato dalla Bbc, che non fornisce il nome.
I miliziani affermano, poi, che l'ultima resistenza delle forze armate afghane all'aeroporto di Kandahar, la seconda città afghana, nel sud, è cessata e che le forze speciali - scrive la Bbc sul suo live blog -, accerchiate e dopo tre giorni di combattimento, si sono arrese.
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