Non si ferma il lavoro del console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, che da giorni è impegnato nelle operazioni di evacuazione di concittadini e afghani dal Paese tornato in mano ai talebani. In alcune foto diventate virali sui social, lo si vede mentre aiuta un bambino, spaventato dalla ressa e in lacrime, a superare un muro nel perimetro interno dell'aeroporto, dove si accalcano le persone in attesa di un volo per fuggire. Giubbotto antiproiettile ed elmetto a tracolla, Claudi solleva il bambino dell'apparente età di 6-7 anni, prendendolo dalle braccia di un uomo che glielo porge e sottraendolo così alla calca delle persone in attesa - tra cui donne e bambini - sotto lo sguardo vigile di un soldato. "Grazie Tommaso", scrive in un tweet il segretario generale della Farnesina, Ettore Sequi. Vive in un locale all’interno dell’aeroporto dove esercita un’incessante opera di rimpatrio degli italiani e degli afghani. «Sono orgoglioso e fiero di quanto sta facendo, si sta comportando con molto coraggio e senso del dovere», lo ha elogiato parlando coi giornalisti locali, prima che calasse il riserbo assoluto, lo zio Corrado Zucconi, storico presidente dell’Ordine degli Avvocati di Camerino. Appassionato di basket e ciclismo, il giovane console è molto attivo su twitter nel rilanciare messaggi di pace e fratellanza tra il popolo afghano e quello italiano e la difesa dei diritti delle donne. Sul suo canale Instagram negli ultimi giorni sono diverse le persone che gli chiedono aiuto per riportare in Italia familiari rimasti intrappolati a Kabul mentre altri si complimentano per il suo lavoro. E anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ne ha riconosciuto il valore: «Se stiamo riuscendo a portare a casa i nostri connazionali e gli afghani che hanno collaborato col nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Il suo impegno in una situazione di emergenza, davanti a difficoltà evidenti, è una prova di grande amore per l’Italia». E’ originario di Camerino, dove la sua famiglia in queste ore ha scelto di proteggerlo col silenzio: «Soprattutto la mamma dopo che gli è stata data questa visibilità ha paura», spiega un parente stretto del giovane. Ricco il suo curriculum con due lauree, una in Linguistica a Pavia, la seconda in Relazioni Internazionali alla Cattolica di Milano. Superate le prove diplomatiche, nel settembre del 2017 Claudi viene nominato Segretario di Legazione in prova alla carriera diplomatica, confermato in ruolo dal 5 giugno 2018. Qualche mese dopo, nel gennaio del 2019, arriva come secondo segretario commerciale a Kabul.