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Scomparso nella cascata è salvo, si era rifugiato in una grotta lungo il torrente Maè (Belluno)

Un uomo scomparso ieri in una cascata lungo il torrente Maè, e che soccorritori avevano dato per morto, si è salvato restando per un giorno all’interno di una grotta, parzialmente allagata, in cui l’aveva spinto l’enorme pressione della colonna d'acqua. Il torrentista, un 43enne zoldano, è stato recuperato nel primo pomeriggio dal Soccorso Alpino e dai vigili del fuoco, e portato in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi. Stamane le strutture di soccorso dato ufficialmente l’uomo per deceduto, non avendo trovato il corpo agganciato all’imbrago e alle corde recuperate in una pozza inavvicinabile per la forza della corrente.

Per recuperarlo e portarlo in salvo, i soccorritori sono riusciti a passargli una corda, con la quale l’uomo si è assicurato ad un imbrago, e con tutte le forze lo hanno trascinato oltre il flusso della cascata, fuori dalla corrente della vasca. E’ stato infine recuperato con verricello dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, (ANSA).

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