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A Napoli i funerali del piccolo Samuele, folla e commozione. Il vescovo in lacrime - FOTO

Una maglietta del Napoli, un pallone e fiori bianchi. Alle 11 il feretro con il corpo di Samuele, il bimbo di 4 anni morto a Napoli lanciato dal balcone di casa, è arrivato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci. Palloncini bianchi all’esterno e centinaia di persone. Alcuni indossano una maglietta bianca con una scritta azzurra per ricordare il piccolo. «Mancherà un pezzo di cuore», c'è scritto. Il rito sarà officiato dall’Arcivescovo Mimmo Battaglia. I rapporti tra la famiglia di Samuele e il suo assassino, Mariano Cannio, sono sempre stati «di estrema normalità». Lo dixe ai giornalisti l’avvocato Domenico De Rosa, legale della famiglia della piccola vittima. «Mi risulta che Mariano Cannio da anni faceva le pulizie a casa Gargiulo e a casa di altre persone tra le quali figurano anche parenti della famiglia di Samuele. Peraltro la mamma di Samuele, incinta di 8 mesi, aveva bisogno di una mano».

Il vescovo in lacrime: "Solo tu puoi parlare Samuele, solo tu hai il diritto di farlo"

Si commuove don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, leggendo una sua lettera per Samuele. Dal sagrato della chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci, il presule ricorda il piccolo: «Solo tu puoi parlare Samuele, solo tu hai il diritto di farlo. Ho scritto una lettera, piccolo principe. Proviamo a chiedere a te una mano per vivere in questo deserto e per capire come dobbiamo vivere senza di te. Ho sognato che disegnavi e che disegnavi il mare e le onde. Fallo per noi, mostraci la via». Un lungo applauso. In via Foria, il luogo dove è avvenuta la morte di Samuele, i negozianti hanno esposto fuori dal loro esercizio commerciale palloncini bianchi.

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