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Unical, inaugurato anno accademico Medicina col sottofondo... dei manifestanti. Il rettore: “Protesta strumentale” FOTO

L'inaugurazione dell'anno accademico di Medicina, all'Unical, non ha visto la presenza del ministro dell'Università e la ricerca Maria Cristina Messa, bloccata a Roma, a causa del volo di linea cancellato. Era attesa a Rende per il primo giorno di vita del corso di laurea in Medicina e chirurgia e tecnologie digitali, realizzato in sinergia con l’ateneo Magna Graecia di Catanzaro. Un nuovo percorso di studi articolato in sei anni e orientato a formare la generazione dei futuri medici che saranno a metà anche ingegneri. In Italia si contano soltanto due esperienze analoghe, quella della Medtec School dell’Humanitas e del Politecnico di Milano e la Medicina HT dell’Università Sapienza di Roma.

La protesta all'esterno

Mentre veniva simbolicamente tagliato il nastro del nuovo corso, all'esterno dell'ateneo è stata inscenata una protesta studentesca legata ai tagli sulle borse di studio. «È vergognoso che, nel nostro Ateneo, la Borsa di Studio valga tra gli 800 euro e i 3200 euro in meno rispetto al resto d’Italia. L’Unical non solo non lascia gli studenti liberi di scegliere, come stabilito dalla Legge, tra servizi e quota in denaro ma ha anche trattenuto la quota relativa ai servizi non fruiti in tempo di Covid. Nell’anno della pandemia, l’Ateneo ha chiuso il bilancio con 16 milioni di risultato d’esercizio senza restituire un euro per i servizi non fruiti, utilizzando gli Studenti come Bancomat da spremere. Risultano attualmente protocollate più di 2400 richieste di rimborso di Studenti Unical e il Magnifico Rettore, Nicola Leone, non ha ancora inteso dare risposta, non già ai rappresentanti, ma agli Studenti che tengono in piedi l’Unical. L’assenza del ministro ci ha impedito di essere presenti ma annunciamo sin d’ora il prosieguo di questa mobilitazione: nei prossimi giorni, la nostra protesta si sposterà sotto il palazzo del Ministero dell’Università. Nonostante le pressione e i tentativi di tapparci la bocca, finché avremo gli studenti dalla nostra parte, questa battaglia continuerà ad oltranza. Giù le mani dalle nostre borse!», hanno affermato i manifestanti.

Il rettore non ci sta: “Manifestazione strumentale”

Riguardo alla manifestazione, il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, ha detto che si tratta di «proteste strumentali, prive di alcun fondamento di legalità, perché l’università opera nella piena tutela degli studenti, impiegando fondi propri per garantire il diritto allo studio ed è molto attenta a garantire il miglior servizio possibile, francamente resto sorpreso per queste proteste».

Il nuovo corso

Al compimento degli studi si ottiene un duplice titolo: la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e la laurea triennale in Ingegneria Informatica, curriculum bioinformatico. Alla cerimonia hanno partecipato il rettore dell’Unical, Nicola Leone, e anche il rettore della Magna Graecia, Giovambattista De Sarro. Una lectio magistralis sull'intelligenza artificiale è stata tenuta dal rettore Leone, in attesa dell’intervento via streaming della ministra. Intanto all’esterno dell’aula magna dell’ateneo cosentino una rappresentanza di studenti si era radunata per manifestare. Gli studenti chiedono che sia garantito il diritto allo studio e ci sia anche sicurezza per la concessione delle borse di studio.
«Il nostro impegno più importante è garantire che 'i capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, abbiano diritto di raggiungere i gradi più alti degli studì - hanno scritto in un documento - un diritto costituzionalmente garantito che, quotidianamente, viene minato dalla Governance del nostro Ateneo che, ergendosi al di sopra della Legge, limita e circuisce le prestazioni per il Diritto allo Studio e lo mortifica in una terra in cui dovrebbe essere un impegno assolutamente prioritario».

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