Un piccolo fuori programma nell’Aula Paolo VI all’inizio dell’udienza generale. Un bambino, con qualche ritardo cognitivo, è salito sul palco raggiungendo Papa Francesco. Il reggente della Casa pontificia, monsignor Leonardo Sapienza, gli ha lasciato la propria poltrona, accanto al Papa. Il bambino ha parlato con Francesco e poi ha chiesto allo speaker in portoghese che voleva la papalina del Pontefice. Francesco introducendo l’udienza ha detto: «In questi giorni stiamo parlando sulla libertà della fede ascoltando la lettera ai Galati, ma mi è venuto in mente quello che Gesù diceva sulla spontaneità e la libertà dei bambini, quando questo bambino ha avuto la libertà di avvicinarsi e muoversi come se fosse a casa sua. E Gesù ci dice se non vi fate come bambini non entrerete nel Regno dei cieli, abbiate il coraggio di avvicinarvi al Signore. Io ringrazio questo bambino per la lezione che ci ha dato a tutti. E che Signore lo aiuti nella sua limitazione nella sua crescita, perché ha fatto una testimonianza che gli è venuta dal cuore: i bambini non hanno un traduttore automatico dal cuore alla vita, il cuore va avanti».