Continua il presidio anti Green pass in piazza Unità a Trieste, diventata punto di ritrovo della protesta contro il decreto che ha introdotto il certificato verde. Alcuni manifestanti hanno trascorso la notte all’addiaccio, allestendo bivacchi. Ieri sera in piazza erano state portate sedie da giardino, sgabelli, coperte ed erano stati stesi tappetini, mentre proseguivano interventi da parte dei partecipanti alla protesta e cori contro il Green pass.
Un gruppo giocava a scacchi, bambini disegnavano a terra con gessetti colorati. L’attesa è per gli appuntamenti del fine settimana: per domani è stato annunciato un corteo promosso dal Coordinamento 15 ottobre, sabato è invece in programma un incontro a Trieste con il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.
Domani il corteo dei no green pass
Venerdì 22 ottobre alle 14 da largo Riborgo a Trieste si svolgerà il corteo dei no green pass. Lo comunica il Coordinamento 15 ottobre sperando che in quel giorno "non solo trieste ma molte città in tutta Italia manifestino il forte dissenso popolare contro decreto del governativo del green pass e l'obbligo vaccinale". Queste piazze, ricorda il Coordinamento che fa capo a Stefano Puzzer, "dovranno essere pacificamente riempite".
"Ringraziamo, fin da ora, tutti coloro che lo faranno: dai semplici cittadini, alle famiglie, a tutte quelle associazioni che in questi mesi sono confluite spontaneamente nei molti raduni e appuntamenti autorizzati, pacifici, perché questo è il carattere che contraddistingue, da sempre, il vero spirito dell'operare di tutti noi", si legge ancora.
Preoccupa l'aumento dei casi di Covid a Trieste
«La crescita dell’incidenza del Covid-19 nelle ultime settimane in Friuli Venezia Giulia è collegata in prevalenza all’aumento dei casi registrato a Trieste, dovuto sia alla più bassa percentuale di vaccinati rispetto alla media regionale sia all’età mediamente più avanzata della popolazione e alla numerosità degli ospiti delle case di riposo e alla popolazione scolastica». Lo ha affermato il vicegovernatore del Fvg con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale.
«I territori di Trieste e Gorizia sono entrati adesso in una fase caratterizzata dall’aumento dei casi - ha sottolineato Riccardi -. Questo ha portato a un potenziamento da parte dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano isontina delle attività di contact tracing e della sorveglianza in modo da rendere prioritario il contenimento della diffusione del virus». Nel dettaglio, ha precisato «la crescita dei casi a Gorizia è paragonabile a quella già registrata ad agosto, mentre se guardiamo Trieste la crescita è simile a quella del mese di ottobre dell’anno scorso, per cui è atteso un aumento molto più alto per quest’ultimo territorio. Qui, in questo momento, i principali focolai vengono registrati in scuole primarie e pertanto - ha concluso - sono aumentate le attività di controllo mediante esecuzione di tamponi».
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