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Rave party a Torino: soccorse decine di partecipanti per alcol, droga e disidratazione

Lenta smobilitazione sotto il controllo delle forze dell’ordine

Smobilita il popolo dei ravers dopo il maxi-raduno alle porte di Torino che ha messo in allarme le forze dell’ordine e i cittadini. C'è chi va via anche a piedi e deve fare i conti con il fatto che il suo camper è stato rimosso e che, quando si presenterà per riaverlo indietro, oltre ad una multa per violazione del codice della strada è a rischio di una denuncia per aver partecipato all’occupazione di un capannone industriale abbandonato. Il lento deflusso dei partecipanti al rave party, organizzato nei boschi tra Nichelino e Borgaretto, alle porte di Torino e a due passi dalla Palazzina di Caccia dei Savoia a Stupinigi, è andato avanti per tutta a giornata ma gli irriducibili restano fino alla prossima mezzanotte.

Nonostante la fitta pioggia caduta fino al primo pomeriggio il popolo della tecno, la maggior parte provenienti dal Nord Italia e dalla Francia, ma anche da altri paesi europei, ha continuato a ballare davanti ai muri di casse dei diversi sound system. Anche oggi sono state decine gli interventi dei sanitari della Croce Verde che hanno soccorso chi ha abusato di alcool o droghe o le vittime di disidratazione. Chi ha sbaraccato, a piedi o su un veicolo, è stato fermato e identificato da polizia e carabinieri, che appena scoperto il rave, con degli sbarramenti nei quattro ingressi, hanno evitato nuovi arrivi. Altrimenti sarebbero stati in diecimila.

Nei tamtam su Telegram gli organizzatori avevano dato istruzioni non solo di non far girare troppo la voce sul luogo dove si sarebbe tenuta la festa, ma anche il suggerimento di non parcheggiare nelle vicinanze per non dare nell’occhio. Un consiglio che però non è stato preso troppo in considerazione e le fila di furgoni, auto e camper non sono di certo passate inosservate, facendo correre ai ripari le forze dell’ordine.

All’interno del capannone sono stati distribuiti opuscoli dove viene spiegato che bisogna bere molto soprattutto se si sono usate sostanze psicoattive, mentre sempre sulle chat di messaggeria istantanea è stato chiesto di non pubblicare foto, per non dare materiale per future denunce. Intanto non si placano le polemiche politiche: c'è chi, a destra, chiede le dimissioni del ministro Lamorgese. Il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, accusa di «usare gli idranti davanti ai lavoratori, ma di continuare a far sballare sotto effetto di stupefacenti e alcoolici migliaia di ragazzi». Il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo Molinari vuole che il ministro «venga a riferire in aula», perché dopo Viterbo, l’assalto alla Cgil e questo rave abusivo «è evidente che esiste un problema di gestione dell’ordine pubblico che ad oggi non ha saputo garantire».

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