Una condotta al servizio di una azienda agricola sotto sequestro perché giudicate abusiva, i responsabili della stessa deferiti all'autorità giudiziaria e violazioni amministrative sanzionate con oltre 15.000 euro. Tutto questo nell'attesa di ulteriori indagini e approfondimenti, che potrebbero aprire nuovi e ben più rilevanti scenari. È quanto è emerso dall'attività condotta dai militari dell'Ufficio locale marittimo di Margherita di Savoia, diretti dal luogotenente Stefano Sarpi, per conto della Procura di Foggia e della Capitaneria di porto di Barletta. Tutto era nato dal fenomeno, ripetutamente verificatosi nell'ultimo biennio dell'anomala colorazione nera, e talvolta rossastra, delle acque del porto di Margherita di Savoia. I militari hanno così effettuato specifici accertamenti lungo i canali dell'entroterra salinaro alla ricerca delle possibile cause del fenomeno, che aveva costretto la fauna ittica presente nel porto ad emergere in superficie per la poca ossigenazione delle acque. Si è così giunti, anche grazie a pattugliamenti, appostamenti e sorvoli aerei, a cogliere in flagranza di reato un'azienda, sita in località Torretta dello stesso comune di Margherita di Savoia, dedita alla lavorazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ed in particolare delle olive. Secondo gli inquirenti, per eludere gli adempimenti previsti dalla legge a tutela dell'ambiente e trarne illecito profitto, i responsabili avrebbero scaricato reflui industriali di colore rossastro all'interno dei canali per mezzo di condotte abusive interrate, determinando la contaminazione delle acque portuali e dell'ambiente marino. Durante l'ispezione è stata scoperta anche della soda caustica, e sarà adesso l'Arpa a chiarire se sia stata a sua volta versata in quelle condotte e, dunque, nel mare.