Una leggenda racconta che ogni sera dagli ingressi del crepaccio della "Grotta degli appestati", una cavità nelle campagne di Fasano (nel Brindisino), echeggino i lamenti delle anime intrappolate laggiù, che reclamano il riposo eterno. Fino a ieri, però, oltre ai racconti tramandati dagli anziani, secondo i quali in questa grandissima grotta furono seppelliti i morti della peste che colpì Fasano e i comuni limitrofi nel 1690-91, non era mai stato trovato alcun riscontro oggettivo. Anche perché la grotta è stata utilizzata nei secoli per accumulare materiale raccolto dagli spietramenti. Proprio ieri però, racconta il consigliere regionale Fabiano Amati: «scendendo nella Grave degli appestati, abbiamo trovato i resti mortali di una persona. L’abbiamo chiamata Laurenzia, uccisa dalle peste del 1690 e ritrovata il 10 dicembre 2021. Sono sceso nella Grave con uno speologo e una troupe cinematografica che sta realizzando un docufilm su Dante e le cavità pugliesi, ed ecco la straordinaria scoperta. Un teschio. Non sappiamo, ovviamente, se di uomo o donna, ma siccome oggi si festeggia la Madonna di Loreto abbiamo pensato di chiamarla Laurenzia. Laurenzia, la donna di Fasano, uccisa dalla peste del 1690 e ritrovata il 10 dicembre 2021. Grazie - conclude Amati - a Donato Mancini, proprietario della Grave, curioso come noi e sempre disponibile ad aprire con la sua amabile moglie la porta di casa, e grazie ai miei “compagni” d’avventura Carlos Solito, Gianluca Selleri, Federico Passaro, Stefano Passaro e Christopher Solito».