Venerdì 27 Dicembre 2024

Allarme per collane e accessori anti-5G... emettono radiazioni. Ecco quali

 
 
 
 
 
 
 

Collane e accessori, alcuni dei quali venduti anche in Italia, che dovrebbero "proteggere" le persone dalle reti mobili 5G, sono risultati radioattivi. L'autorità olandese per la sicurezza nucleare e la protezione dalle radiazioni (ANVS) ha pubblicato un avviso su dieci prodotti per i quali ha riscontrato l'emessione di radiazioni ionizzanti dannose.  Le autorità olandesi hanno vietato i 10 prodotti "perciolosi".

Quali conseguenze possono provocare

"A causa del potenziale rischio per la salute che rappresentano - scrive l'autorità olandese -  questi prodotti contenenti materiali radioattivi sono stati vietati. Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare i tessuti e il DNA e possono causare, ad esempio, una pelle arrossata. Su questi prodotti specifici sono stati misurati solo bassi livelli di radiazioni. Tuttavia, chi indossa un prodotto di questo tipo per un periodo prolungato (un anno 24 ore al giorno) potrebbe esporsi a un livello di radiazioni che supera il rigoroso limite per l'esposizione della pelle in vigore nei Paesi Bassi. Per evitare ogni rischio l'ANVS invita i possessori di tali capi a non indossarli d'ora in poi".

Dieci prodotti che enmettono radiazioni ionizzanti

I prodotti identificati includevano una maschera per dormire, un braccialetto e una collana "Energy Armor". È stato scoperto inoltre che anche un braccialetto per bambini, marchiato Magnetix Wellness, emette radiazioni. "L'ANVS - aggiunge l'Autority  - è a conoscenza di dieci prodotti identificati come emettitori di radiazioni ionizzanti. Non si possono escludere effetti nocivi di altri prodotti simili sul mercato. Se possiedi un prodotto che afferma di avere un "effetto di ioni negativi", conservalo in un luogo sicuro e contatta l'ANVS".

Nessuna prova sui rischi della rete 5G

Non ci sono prove che le reti 5G siano dannose per la salute. L'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che le reti mobili 5G sono sicure e non fondamentalmente diverse dai segnali 3G e 4G esistenti. Le reti mobili utilizzano onde radio non ionizzanti che non danneggiano il DNA. Nonostante ciò, ci sono stati attacchi ai trasmettitori da parte di persone che li ritengono dannosi.

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