Sabato 21 Settembre 2024

L'Inter mata il Toro con Dumfries, il Milan cala il poker di Natale, clamoroso flop del Napoli

Festa Bologna
Il gol dei rossoblù
Festeggiamenti della Lazio
Luis Alberto vola
Lazio’s Luis Alberto celebrates after scoring the 1-3 lead during the italian soccer Serie A match Venezia FC vs SS Lazio at the Pier Luigi Penzo stadium in Venice, Italy, 22 December 2021ANSA/ALESSIO MARINI
Castrovillari pareggia la gara
Shomurodov illude i giallorossi
La Samp gela la Roma
Dumfries sblocca la partita a San Siro

Inter-Torino 1-0

Marcatore: 30'pt Dumfries. Inter (3-5-2): Handanovic 6; Skriniar 6, De Vrij 6.5, Bastoni 6; Dumfries 7 (37'st D’Ambrosio sv), Vidal 6.5 (37'st Sensi sv), Brozovic 6.5, Calhanoglu 6 (14'st Vecino 5.5), Perisic 6 (45'st Dimarco sv); Dzeko 6.5, Lautaro Martinez 5.5 (14'st Sanchez 6). In panchina: Cordaz, Radu, Gagliardini, Kolarov, Ranocchia, Darmian, Satriano. Allenatore: Inzaghi 6.5. Torino (3-4-2-1): Milinkovic-Savic 6; Djidji 5.5, Bremer 6, Buongiorno 6 (20'st Rodriguez 5.5); Singo 6 (31'st Ansaldi sv), Lukic 5.5, Pobega 6 (20'st Mandragora 6), Ola Aina 5.5; Brekalo 6 (31'st Praet sv), Pjaca 6.5; Sanabria 5 (14'st Warming 6.5). In panchina: Gemello, Izzo, Zima, Zaza, Kone, Linetty, Rincon. Allenatore: Juric 6. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6. Note: serata nuvolosa, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Calhanoglu. Angoli: 7-4. Recupero: 0' pt, 4' st. L’Inter non sbaglia con il Torino, si prende il settimo successo consecutivo in campionato e tenta la fuga in vetta in attesa dei risultati di Napoli e Milan. A San Siro finisce 1-0 grazie al gol di Dumfries, che regala gli ultimi 3 punti del 2021 alla squadra di Inzaghi, momentaneamente a +7 rispetto alle rivali al secondo posto. Dopo due vittorie di fila tornano invece a perdere gli uomini di Juric. Primo tempo molto vivace a San Siro, con i nerazzurri che provano a fare la partita ma rischiano di andare sotto al 18' in occasione di un tiro di Pjaca, che esce di centimetri con Handanovic immobile. Un paio di minuti più tardi anche Bastoni ha una grande chance dall’altra parte, ma ritarda troppo la conclusione facendosi murare dalla difesa. Alla mezz'ora comunque l’Inter la sblocca grazie alla rete di Dumfries, che conclude una ripartenza fulminea guidata da Dzeko. Poco più tardi Lautaro avrebbe la chance per il raddoppio, ma dopo aver saltato Milinkovic mette a lato con la porta vuota. Nella ripresa i ritmi calano vertiginosamente e di fatto non succede più nulla, con il Torino che ci prova senza troppa convinzione e l’Inter che si difende con ordine. Nel finale i nerazzurri sfiorano il raddoppio con Sanchez, sfortunato nel colpire un palo esterno con un destro dal limite dell’area.

Empoli-Milan 2-4

Marcatori: 12' pt Kessié, 18' pt Bajrami, 42' pt Kessié, 18' st Florenzi, 24' st Hernandez, 39' st Pinamonti (rig). Empoli: Vicario 5; Stojanovic 6 (1' st Marchizza 5.5), S. Romagnoli 5.5, Luperto 6, Parisi 6; Henderson 6 (40' st Asllani sv), Ricci 5.5 (40' st Stulac sv), Zurkowski 5.5 (23' st Bandinelli 5.5); Bajrami 7; Cutrone 5 (23' st La Mantia 6), Pinamonti 6. Allenatore: Andreazzoli 6. Milan: Maignan 6; Florenzi 7 (20' st Kalulu 6), Tomori 6, A. Romagnoli 6.5, Hernandez 7; Tonali 6 (20' st Bakayoko 5.5), Bennacer 6 (36' st Krunic sv); Messias 5.5 (36' st Diaz sv), Kessié 7.5, Saelemaekers 7.5, Giroud 6. Allenatore: Pioli 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6.5. Note: Ammoniti: Tonali, S. Romagnoli, Bennacer. Angoli 7-3. Recupero 1' pt, 5 st. Empoli. Il Milan riscatta la sconfitta con il Napoli e torna a vincere dopo due turni di astinenza, espugnando il difficile campo di Empoli con un bel 2-4. Decidono la doppietta di Kessie e i sigilli di Florenzi e Theo Hernandez, inutili invece il momentaneo pareggio di Bajrami e il rigore nel finale di Pinamonti. La squadra di Pioli ritorna a -4 dall’Inter capolista, staccando anche il Napoli fermo al terzo posto. Partita viva e frizzante in avvio, sbloccata al 12' dal destro di Kessie dal limite dell’area, dopo una sponda in caduta di Giroud. I rossoneri vanno subito in vantaggio, ma i toscani non ci stanno e al 18' pareggiano subito con Bajrami, che sorprende Maignan con un destro da posizione defilata. Decisivo invece l’intervento del portiere rossonero al 37', quando con un gran riflesso nega il gol a Pinamonti deviando con la punta delle dita in controtempo. Il Milan si salva e al 42' si riporta avanti ancora con Kessie, con la complicità di Vicario firma la doppietta. Ad inizio ripresa l’Empoli va a centimetri dal nuovo pareggio con una traversa clamorosa colpita da Bajrami, poi al 63' la punizione di Florenzi vale l’1-3 milanista che gela il Castellani e indirizza ancora più chiaramente il match. Pochi minuti più tardi partecipa alla festa rossonera anche Theo Hernandez, che si ripresenta con un gol dopo l’assenza nel weekend, chiudendo con largo anticipo la gara sull'1-4. Nel finale agli azzurri non basta il rigore di Pinamonti, che spiazza Maignan dal dischetto fissando il finale sul 2-4.

Napoli-Spezia 0-1

Marcatore: 37' pt autogol Juan Jesus. Napoli: Ospina 6; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 6, Juan Jesus 5, Mario Rui 6 (40' st Ghoulam sv); Anguissa 6, Lobotka 5 (32' Elmas 6); Politano 6.5 (40' st Demme sv), Zielinski 5.5 (24' st Ounas 5.5), Lozano 5; Mertens 5.5 (1' st Petagna 5.5). Allenatore: Spalletti 5.5. Spezia: Provedel 6.5; Amian 6, Erlic 7, Nikolaou 6.5, Reca 6; Maggiore 7, Kiwior 6; Gyasi 6, Agudelo 7 (48' st Colley sv), Bastoni 6.5; Manaj 6. Allenatore: Thiago Motta 6.5. Arbitro: Massimi di Termoli 6.5. Note: Ammoniti: Mario Rui, Maggiore, Kiwior, Manaj, Petagna, Thiago Motta. Angoli: 10-5. Recupero: 2'; 6'. Napoli: Il Napoli non chiude bene il 2021 e subisce un’altra inaspettata sconfitta casalinga, la terza consecutiva in campionato, contro un ottimo Spezia, che a sua volta ritrova la vittoria che mancava da sei turni.      

Hellas Verona-Fiorentina 1-1

Marcatori: 17' pt Lasagna, 36' st Castrovilli. Hellas Verona (3-4-1-2): Montipò 6; Faraoni 6, Casale 6.5, Sutalo 6; Tameze 6.5, Ilic 6, Veloso 5.5 (1' st Bessa 6), Lazovic 6; Caprari 6.5 (35' st Hongla sv); Lasagna 7 (35' st Cancellieri sv), Simeone 5.5. In panchina: Pandur, Berardi, Cetin, Ruegg, Ragusa, Coppola. Allenatore: Tudor 6. Fiorentina (4-3-3): Terracciano 6; Venuti 6 (25' st Odriozola 6), Milenkovic 6, Igor 5.5, Terzic 6; Bonaventura 6 (1' st Castrovilli 7), Torreira 6, Duncan 6; Sottil 6 (18' st Saponara sv, 25' st Callejon 6), Vlahovic 5.5, Gonzalez 5.5. In panchina: Rosati, Cerofolini, Martinez Quarta, Maleh, Pulgar, Benassi, Nastasic, Kokorin. Allenatore: Italiano 6. Arbitro: Doveri di Roma 6. Note: serata fredda, campo in ottime condizioni. Ammoniti: Caprari, Ilic, Terzic. Angoli: 3-8. Recupero: 1'; 5' Castrovilli risponde a Lasagna: un gol per tempo e pari per 1-1 tra Verona e Fiorentina. Gialloblù e viola conquistano un punto a testa: gli scaligeri tornano a muovere la classifica dopo due ko, i viola proseguono la loro striscia positiva restando in zona Europa. Tudor costretto ancora a rinunciare ad Antonin Barak, autore fin qui di 5 reti e 3 assist. In avanti la coppia Lasagna-Simeone, con alle loro spalle Caprari. Dall’altra parte Italiano conferma bomber Dusan Vlahovic, andato a segno nelle ultime sei gare disputate, con ai suoi fianchi del serbo Sottil e Gonzalez. Il Verona inizia subito bene e al 13' va vicino al vantaggio: bella percussione di Faraoni, il laterale gialloblù arriva in area e prova a sorprendere Terracciano sul primo palo ma la palla si stampa sul legno. Il gol degli scaligeri era nell’aria e arriva al minuto 17: Caprari imbecca in profondità Lasagna, l’attaccante ex Udinese si sistema la sfera e di sinistro non lascia scampo all’estremo difensore viola. La Fiorentina reagisce timidamente al 19' con Vlahovic, palla larga. La prima vera occasione per i toscani arriva al 32' Veloso scivola e lascia palla a Bonaventura che si invola in area e calcia, sul suo tiro però si getta Casale, che salva un gol fatto. Due minuti più tardi è il Verona a sfiorare il raddoppio Igor perde l’equilibrio e favorisce Lasagna, palla dentro per Simeone che tutto solo spara altissimo da pochi metri. Nella ripresa cresce la Fiorentina: Montipò sbaglia un’uscita, palla a Saponara che scarica su Castrovilli. Il 10 viola calcia ma trova solo una deviazione in angolo da parte di Sutalo. La formazione di Italiano pressa alta e prova a creare: tra il 69' e il 79' ci prova due volte Vlahovic, palla fuori. Il pareggio arriva all’81': traversone dalla sinistra di Terzic, arriva in tuffo Castrovilli e mette in rete. Un giro d’orologio e Duncan ha sul sinistro il pallone del sorpasso ma il diagonale del ghanese termina a lato. Nei minuti finali succede poco o nulla: termina 1-1.

Roma-Sampdoria 1-1

Marcatori: 27' st Shomurodov, 35' st Gabbiadini. Roma (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Smalling 6, Ibanez 5.5; Karsdorp 6.5, Veretout 6 (22' st Shomurodov 7), Cristante 5.5, Mkhitaryan 6.5, Vina 5.5 (22' st El Shaarawy 5.5); Zaniolo 7, Abraham 5.5 (2' st Felix 6). In panchina: Fuzato, Villar, Perez, Calafiori, Mayoral, Kumbulla, Diawara, Bove, Darboe. Allenatore: Mourinho 6. Sampdoria (4-4-2): Falcone 7; Bereszynski 5.5 (31' st Quagliarella 6.5), Yoshida 6.5, Colley 7, Augello 6; Candreva 6.5 (44' st De Paoli sv), Ekdal 6 (37' pt Ferrari 6), Silva 5.5, Askildsen 6.5 (44' st Yepes sv); Gabbiadini 6.5, Caputo 6 (31' st Ciervo sv). In panchina: Audero, Ravaglia, Chabot, Torregrossa, Dragusin, Murru. Allenatore: D’Aversa 6.5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. Note: serata fredda, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Bereszynski, Falcone, Askildsen. Angoli: 10-2 per la Roma. Recupero: 3'; 5'   La Roma si lascia riprendere dalla Sampdoria e perde due punti pesanti per la corsa alla Champions League. Finisce 1-1 all’Olimpico con le reti di Shomurodov e Gabbiadini: la squadra di Mourinho resta a -6 dal quarto posto dell’Atalanta, i blucerchiati di D’Aversa invece si prendono un punto importante per la salvezza. I giallorossi provano a fare la partita ma peccano di poca lucidità nella manovra e nella costruzione del gioco, facendo fatica a rendersi pericolosi negli ultimi 20 metri di campo. L’unica occasione degna di nota per la squadra di Mourinho è quella capitata ad Abraham con un colpo di testa terminato alto. Dall’altra parte invece giusto un tiro dalla lunga distanza di Gabbiadini, bloccato a terra senza problemi da Rui Patricio. Ad inizio ripresa è proprio la Samp a sfiorare il vantaggio con Candreva, sfortunatissimo nel colpire un palo con un destro a botta sicura in piena area di rigore. La Roma si sveglia dopo il pericolo e al 62' va ad un passo dall’1-0 con il neo entrato Afena-Gyan, murato miracolosamente da Falcone dopo una prima parata su Zaniolo. Il portiere doriano non può nulla però al 72' sul destro di Shomurodov, che passa in mezzo a diverse gambe dei difensori e conclude la sua corsa in fondo al sacco per il vantaggio romanista. Passano 8 minuti e la squadra di D’Aversa pareggia con Gabbiadini, che ribadisce in rete dopo un palo colpito da Colley da situazione di corner. I capitolini non ci stanno e le provano tutte per riportarsi avanti, ma tutti gli sforzi nel finale non bastano.

Sassuolo-Bologna 0-3

Marcatori: 36' pt Orsolini, 44' Hickey; 49' st Santander. Sassuolo (4-2-3-1): Pegolo 5.5; Muldur 5.5 (1' Toljan 5.5), Ayhan 6, Ferrari 5.5, Rogerio 5.5 (43' st Kyriakopoulos sv); Frattesi 6, Lopez 6 (43' st Magnanelli sv); Berardi 5.5, Traore 5 (19' st Defrel 5.5), Boga 5 (1' st Raspadori 5.5); Scamacca 6. In panchina: Satalino, Zacchi, Goldaniga, Peluso, Harroui, Chiriches. Allenatore: Dionisi 5.5. Bologna (3-4-2-1): Skorupski 6.5; Soumaoro 6, Medel 6, Bonifazi 6 (35' st Binks sv); Skov Olsen 6 (27' st De Silvestri 6), Dominguez 6, Svanberg 6 (17' st Vignato 6), Hickey 7; Orsolini 7 (17' st Barrow 6), Soriano 6; Arnautovic 6 (27' st Santander 6.5). Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. Note: pomeriggio freddo, campo in buone condizioni. Ammoniti: Svanberg, Dominguez, Santander, Magnanelli. Angoli: 5-5. Recupero: 0'; 4'. Il derby emiliano è rossoblù, il Bologna si rimette in carreggiata dopo i tre ko consecutivi con Fiorentina, Torino e Juventus battendo il Sassuolo al Mapei Stadium, dove l’elemento mancante è il pubblico, poco a causa dell’orario, con il calcio d’inizio alle 16.30. Risposta importante del Bologna, che chiude a 27 punti il girone di andata (7 in più di un anno fa) e soprattutto trova prestazioni decisive da uomini in discussione: Bonifazi torna titolare in difesa dopo tre mesi, gol di Orsolini e assist di Skov Olsen, questi ultimi in discussione dopo il cambio di modulo e alla vigilia del mercato. C'è pure il gol di Hickey, di destro: il quarto per l’esterno classe 2002, terzo miglior marcatore del Bologna dopo Arnautovic e Barrow. Era reduce da 6 risultati utili consecutivi la squadra neroverde, che alla vigilia era annunciata dai numeri in condizioni migliori. Dionisi deve rinunciare a Consigli in porta, ritrova Ayhan e Rogerio in difesa e parte forte, con Skorupski chiamato a due difficili interventi nel primo quarto d’ora, su Scamacca e Frattesi, i migliori dei padroni di casa. Il Bologna però esce alla distanza, da qui in poi inizia un altro primo tempo, con Dominguez, marcato a uomo da Frattesi, che inizia a trovare modo e tempi per liberarsi della marcatura e impostare il gioco del Bologna. Al quarto d’ora, Bonifazi trova Orsolini lanciato a rete, ma vicino al vertice destro dell’area piccola del Sassuolo l’attaccante spara alto. Al 32' contropiede rossoblù, ma Soriano calibra male il cross e quattro giri di lancette dopo Orsolini sigla il vantaggio: lancio di Dominguez, remake dell’azione precedente, ma questa volta il numero 7 tira alto sul palo del portiere e Pegolo, non perfetto, è battuto. Al 44' arriva il bis: contropiede Skov Olsen, Arnautovic e Rogerio salva tutto mandando in corner e da qui arriva il cross basso di Skov Olsen per Hickey, che di destro dal limite, trova il tiro all’incrocio. In avvio di ripresa il Bologna ha l’occasione con Orsolini (fuorigioco) e Hickey di chiudere la partita, ma Pegolo risponde presente. Le assenze di Theate e De Silvestri a Reggio Emilia non pesano, la scelta di rinunciare a Barrow per Orsolini premia Sinisa. Dionisi prova a cambiare, inserendo Raspadori nella ripresa e proprio il ragazzo nato nella provincia di Bologna a provare a riaprire il match al 10' della ripresa, trovando pronto ancora una volta Skorupski, reattivo al 60 sul colpo di testa di Scamacca e prodigioso su Berardi al 69' quando toglie la palla dall’incrocio dei pali. Il portiere è tra i migliori. Cambia anche Mihajlovic: dentro Vignato e Barrow per Svanberg e Orsolini, nonostante il gol, poi Santander e De Silvestri per provare a contenere il tentativo di ritorno del Sassuolo, che con l’ingresso di Defrel si produce nel massimo sforzo passando 4-2-3-1. Ironia della sorte, Barrow si divora nel finale un paio di occasioni per il 3-0, segnato negli ultimi secondi da Santander, che sfrutta un pasticcio difensivo e viene sommerso dall’affetto dei compagni. L’attaccante paraguaiano è fuori dal progetto di Sinisa, Orsolini e Skov Olsen non hanno un ruolo nel 3-5-2 e il prossimo futuro dirà se questo match possa servire loro per cambiare le prospettive.

Venezia-Lazio 0-3

Marcatori: 3' pt Pedro, 30' pt Forte, 3' st Acerbi, 50' st Luis Alberto Venezia(4-3-3): Romero 5.5; Mazzocchi 6.5, Caldara 6, Ceccaroni 5, Ebuehi 6; Crnigoj 6 (22' st Tessmann 5), Vacca 6 (9' st Busio), Ampadu 6 (29' st Sigurdsson 6); Aramu 6.5, Forte 6.5 (29' st Johnsen 6), Kiyine 5 (10' st Okereke 5.5). In panchina: Maenpaa, Molinaro, Modolo, Heymans, Svoboda, Peretz, Haps. Allenatore: Zanetti 6. Lazio (4-3-3): Strakosha 6; Marusic 6, Luiz Felipe 5.5, Acerbi 6, Radu 6 (29' st Lazzari 6); Milinkovic-Savic 7.5, Cataldi 6 (22' st Lucas Leiva 6), Basic 6 (29' st Luis Alberto 7); Pedro 7.5, Felipe Anderson 6 (35' st Andrè Anderson sv), Zaccagni 6.5. In panchina: Reina, Furlanetto, Patric, Akpa-Akpro, Romero, Moro, Muriqi. Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Maresca di Napoli 6. Note: serata serena, terreno in buone condizioni. Al 47' st Tessmann espulso per rosso diretto (intervento pericoloso). Ammoniti: Luiz Felipe, Pedro, Crnigoj, Basic, Ampadu, Caldara. Angoli: 4-4. Recupero: 2' pt, 4' st. - Seconda vittoria di fila per la Lazio, che sbanca il Penzo battendo il Venezia 3-1: decisive le reti di Pedro, Acerbi e Luis Alberto, mentre è inutile il momentaneo pareggio di Forte. La squadra di Sarri chiude il girone d’andata a quota 31 punti, agguantando momentaneamente Roma e Fiorentina impegnate tra poco con Sampdoria e Verona. Pronti via e i biancocelesti passano subito avanti con il solito Pedro, che s'incunea in area e di mancino fulmina Romero per l’immediato 0-1. I padroni di casa provano a mettere fuori il naso, ma al 28' rischiano su un contropiede ospite in superiorità numerica, sciupato da Felipe Anderson e Basic. Un paio di minuti più tardi, così, il Venezia ringrazia e pareggia con il primo gol in serie A di Forte, che di testa la butta dentro su cross perfetto di Aramu. Ad inizio ripresa però la Lazio torna di nuovo avanti, grazie ad una deviazione impercettibile con la spalla di Acerbi sul corner di Cataldi. E’ il gol che di fatto decide la sfida, perchè il Venezia, nonostante i tentativi e le scelte super offensive di Zanetti, non riesce quasi mai più ad impensierire Strakosha, chiudendo anche in inferiorità numerica per il rosso diretto a Tessmann. All’ultimo secondo partecipa alla festa laziale anche Luis Alberto, che realizza un gran gol che vale il definitivo 3-1.

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