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Positivi in giro con il Green pass, c'è una "falla" telematica?

«È fondamentale che il green pass venga aggiornato immediatamente dopo l’accertamento della positività al virus». Lo avveva chiesto nei giorni scorsi la deputata di Italia Viva Maria Teresa Baldini: «Purtroppo - aveva affermato - sono troppi i casi in cui il green pass risulta essere potenzialmente utilizzabile anche da chi è in malattia per Covid. Si tratta di casi di persone risultate positive al virus: il buon senso e l’etica della persona dovrebbero prevalere, ma di fatto il loro green pass potrebbe essere utilizzato per accedere in luoghi pubblici" afferma Baldini che rivolge «un appello al governo affinché si attivi urgentemente per risolvere questo problema».

Ma, al di là del mancato aggiornamento dei green pass, da più parti viene segnalata una "falla digitale" che, per fortuna in rari casi, consentirebbe di ricevere la Certificazione verde anche dopo il tampone  positivo. E' quanto accaduto, ad esempio, come riferisce il quotidiano La Provincia di Cremona, a un ragazzo considerato "negativo" dal ministero della Salute, un minuto dopo il risultato positivo del test (sul telefonino della madre è arrivato l’sms per scaricare il Green pass valido per 48 ore).

Un'altra “falla”, potrebbe essere legata a una trasmissione lenta di dati, in quanto il messaggio di revoca del green pass ai positivi arriva tardivamente in alcuni casi, o addirittura non  arriva.

La questione dei positivi con green pass valido era esplosa all'inizio di dicembre, quando si stimava che fossero circa 100mila le persone contagiate che in Italia circolavano con un documento valido per entrare in ristoranti, palestre, cinema e altri luoghi potenzialmente a rischio cluster. E le cronache negli ultimi giorni hanno raccontato le storie di alcuni casi particolari.

La revoca automatica del green pass

Tutto questo, a quanto pare, non è stato risolto con il decreto, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 17 dicembre scorso, che prevede  la revoca del green pass, provando a mettere una toppa al problema più evidente: fino a quel momento, infatti, si poteva mantenere un green pass valido pur essendo positivi al virus. Ma la revoca, adesso, è prevista anche per frode. 

Sulla Gazzetta del 17 dicembre, è stato pubblicato il nuovo Dpcm che aggiorna le disposizioni del precedente decreto del 17 giugno scorso. In particolare vengono indicate le modalità per la revoca delle certificazioni verdi qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del Green Pass o in caso di certificati ottenuti in modo fraudolento.

A generare la revoca automatica in caso di positività è la "Piattaforma nazionale-Dgc".

La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell'emissione della certificazione verde di guarigione. E alcune città hanno già messo in campo le misure contro gli affollamenti dovuti in particolare allo shopping natalizio. Le misure anti-assembramento di Roma hanno riguardato la chiusura per alcune ore, da parte delle forze dell'ordine, di un tratto di via del Corso, allo scopo di far defluire le persone ed evitare affollamenti pericolosi per possibili contagi. E a Firenze sono stati istituiti i sensi unici per i pedoni nel centro storico.

 

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