Domenica 17 Novembre 2024

Annamaria Franzoni, Capodanno nella villa di Cogne 20 anni dopo il delitto. Fuochi d’artificio in giardino

 
In una foto darchivio la casa dove e’ stato ucciso il piccolo Samuele presidiata dai carabinieri, 18 settembre 2020. Semaforo verde dal Tribunale di Aosta all’avvocato Carlo Taormina per proseguire nel pignoramento della villetta di Cogne. Il giudice Paolo De Paola, apprende l’ANSA ha infatti respinto le richieste di Annamaria Franzoni e del marito Stefano Lorenzi, di sospensione dell’esecuzione immobiliare. Il contenzioso nasce dalla sentenza civile passata in giudicato a Bologna dove la donna, gi?? condannata per l’omicidio del figlio Samuele, avvenuto proprio nella casa di Montroz, frazione di Cogne, a gennaio 2002 e per cui ha scontato 16 anni, deve al suo ex legale oltre 275mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi, divenuti circa 450mila nell’atto di pignoramento.ANSA/GIORGIO BENVENUTI
 
 
 
©Cosima Scavolini/Lapresse03-11-2006 RomaInterniTrasmissione Porta a Porta sul delitto di CogneNella foto Annamaria Franzoni Bruno Vespa Stefano Lorenzi©Cosima Scavolini/Lapresse03-11-2006 RomeTv show Porta a Porta about the children’s homicide in CogneIn the photo: Annamaria Franzoni Bruno Vespa Stefano Lorenzi
 
Annamaria Franzoni
©Cosima Scavolini/Lapresse03-11-2006 RomaInterniTrasmissione Porta a Porta sul delitto di CogneNella foto Annamaria Franzoni©Cosima Scavolini/Lapresse03-11-2006 RomeTv show Porta a Porta about the children’s homicide in CogneIn the photo: Annamaria Franzoni
Annamaria Franzoni
 
In una foto darchivio Annamaria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi
 
 
 
 
Annamaria Franzoni

Annamaria Franzoni e il marito Stefano Lorenzi hanno trascorso tre giorni nella villetta del delitto di Cogne in occasione del Capodanno. Quasi vent'anni dopo l’omicidio del figlio Samuele (avvenuto il 30 gennaio 2002) la coppia ha festeggiato la notte di San Silvestro con uno spettacolo di fuochi d’artificio nel cielo dal giardino dell’abitazione. La notizia è stata riportata oggi dal quotidiano La Stampa. Non è la prima volta che la donna torna nella casa di frazione Montroz da quando ha scontato la pena a 16 anni (ridotti a meno di 11) per l’uccisione del figlio. Dopo essere tornata in libertà, già nel novembre 2018 era stata notata nello chalet da alcuni vicini. Nel giugno 2021 era terminato il contenzioso tra la famiglia Franzoni e l’avvocato Carlo Taormina con cui la villetta di Cogne rischiava di essere messa all’asta. Il tribunale di Aosta aveva infatti dichiarato estinta la procedura esecutiva, avviata su richiesta del legale che lamentava il mancato pagamento di onorari difensivi per oltre 275 mila euro, divenuti circa 450 mila nell’atto di pignoramento. «I coniugi Franzoni hanno iniziato a pagare», aveva detto l’avvocato Taormina. La villa era stata dissequestrata il 23 marzo 2013, alla presenza di Stefano Lorenzi. Da allora era tornata nella piena disponibilità della famiglia, fino al pignoramento, poi revocato. Lo scorso 4 febbraio Annamaria Franzoni aveva denunciato nell’aula del tribunale di Aosta l’esistenza di un turismo macabro alla villa di Cogne. Era comparsa in qualità di testimone e parte civile nel corso di un processo per violazione di domicilio a carico di una giornalista e di un telecineoperatore, poi assolti.

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