Sono descritti in almeno tre verbali gli abusi sessuali «orribili» della notte di Capodanno nella zona di piazza Duomo a Milano, dove gruppi di ragazzi, in gran parte di origine straniera, muovendosi con logiche «da branco», come accaduto a Colonia nei festeggiamenti di inizio anno nel 2016, hanno accerchiato molte ragazze.
Spaventate, in lacrime, non potevano uscire dalla «morsa», mentre venivano anche spogliate e costrette a subire violenze fisiche da decine di persone, tra cui forse anche dei minorenni. Al momento sono almeno cinque, ma paiono destinatati ad aumentare, i casi di aggressioni su cui il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo, nell’inchiesta della Squadra mobile, stanno indagando con l’ipotesi di «violenza sessuale di gruppo» per modalità che ricordano ciò che avvenne nella città tedesca 6 anni fa, quando centinaia di uomini, agendo in piccoli gruppi, abusarono, anche per rapinarle, di decine di donne.
Quanto avvenuto nel capoluogo lombardo, in una piazza e nelle vie laterali presidiate dalle forze dell’ordine per evitare assembramenti, è «un fatto gravissimo e senza precedenti», è stato riferito in Procura, e le indagini ora, con le analisi di tutti i filmati e nuove valutazioni su denunce per furti e rapine di quella notte, puntano ad identificare e punire tutti i responsabili, decine di ragazzi di "seconda generazione", alcuni arrivati da fuori Milano, altri che frequentano le zone centrali della città. E gli abusi hanno fatto pensare pure al fenomeno della «Taharrush gamea», che in lingua araba significa «molestia collettiva». «Un fatto gravissimo non degno della nostra città», ha detto il sindaco Giuseppe Sala. «Scoprire e fermare i membri del 'brancò che si è reso responsabile di tali violenze - ha aggiunto - è la risposta migliore che possiamo dare alle vittime. A loro voglio esprimere la mia piena vicinanza».
Per la presidente dei senatori Pd Simona Malpezzi si tratta di «episodi di una gravità inaudita sui quali è necessario fare immediatamente luce», mentre la senatrice di Fdi Daniela Santanchè ha parlato di «immagini choc» a proposito dei video pubblicati negli ultimi due giorni. Per la vicepresidente di FI al Senato, Licia Ronzulli, «l'aggressione subita dalle ragazze rimaste vittime della violenza di un vero e proprio branco è indegna di un Paese civile». Sul fronte delle indagini ci sono già tre casi di violenze di gruppo riscontrate con testimonianze, denunce e accertamenti medici. Tra questi l’episodio ai danni di una 19enne (documentato in un primo filmato finito on line) aggredita da una trentina di giovani verso l’1.30, ma anche quello nei confronti di un’amica, anche lei prima «isolata» e poi circondata con lo stesso schema. In più, ci sono elementi concreti nel caso di un’altra ragazza.
Ieri, inoltre, è emerso un nuovo filmato di abusi su due ventenni tedesche. «Abbiamo provato a respingerli, la mia amica li ha colpiti e ha dato schiaffi ma loro ridevano e hanno continuato a molestarci, avevo 15 mani addosso», ha raccontato all’ANSA una delle due (hanno presentato denuncia a Mannheim). «La polizia ci vedeva e non ha fatto nulla - è la sua accusa - non so dire perché, è stato scioccante, perché non possono non averci viste». Il video, ha proseguito, «è solo la parte finale di un’aggressione durata 10 minuti». Inquirenti e investigatori, oltre a passare al setaccio le immagini delle telecamere della zona e ad ascoltare ragazze e testi, hanno recuperato tutte le denunce su furti e rapine commesse la notte dell’ultimo dell’anno attorno al Duomo, perché potrebbero essere state "accompagnate" da violenze non denunciate. E lavorano per mettersi in contatto con le presunte vittime, mentre proseguono le attività di analisi che hanno già portato a identificazioni con iscrizioni nel registro degli indagati. Intanto, sulle pagine social di 'Milanobelladadiò, che ha pubblicato il primo video due giorni fa, spuntano altri racconti: «E' successa praticamente la stessa cosa con me - ha scritto una ragazza - fortunatamente mi hanno solo 'toccatà e spinta a terra».
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