Sabato 16 Novembre 2024

Riconosciuto perché somiglia a Tiziano Ferro, incastrato ladro dei vip

Foto Gian Mattia D’Alberto - LaPresse03/09/2019 VeneziaSpettacolo76. Mostra Internazionale d’arte cinematograficaRed carpet del film "Om Det Oandliga" nella foto: Cecilia Rodríguez and Ignazio MoserPh Gian Mattia D’Alberto - LaPresse2019/09/03 Venice76th Venice Filmfestival"Om Det Oandliga" photocallin the photo: Cecilia Rodríguez and Ignazio Moser
Foto Gian Mattia D’Alberto - LaPresse03/09/2019 VeneziaSpettacolo76. Mostra Internazionale d’arte cinematograficaRed carpet del film "Om Det Oandliga" nella foto: Cecilia Rodríguez and Ignazio MoserPh Gian Mattia D’Alberto - LaPresse2019/09/03 Venice76th Venice Filmfestival"Om Det Oandliga" photocallin the photo: Cecilia Rodríguez and Ignazio Moser
Foto Gian Mattia D’Alberto - LaPresse03/09/2019 VeneziaSpettacolo76. Mostra Internazionale d’arte cinematograficaRed carpet del film "Om Det Oandliga" nella foto: Cecilia Rodríguez and Ignazio MoserPh Gian Mattia D’Alberto - LaPresse2019/09/03 Venice76th Venice Filmfestival"Om Det Oandliga" photocallin the photo: Cecilia Rodríguez and Ignazio Moser

L’uomo accusato di svaligiare le case dei vip è stato incastrato dalla somiglianza con un vip: Tiziano Ferro. E’ il paradosso toccato a Domenico Pier Alessandro Lovino, di 42 anni, uno dei 3 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita stamattina dalla polizia per 6 furti in abitazione commessi nel centro storico di Milano tra settembre 2020 e febbraio 2021. Colpi ben studiati, con sopralluoghi durati anche giorni nel tentativo di cogliere il punto debole delle vittime. E’ stato grazie a questa attenzione per i particolari che, almeno in 4 occasioni, sono riusciti ad aprire la porta dell’abitazione scelta utilizzando le chiavi. Secondo quanto emerge dal provvedimento firmato dal gip di Milano, Lorenza Pasquinelli, la banda monitorava i proprietari di casa aspettando il momento in cui avrebbero lasciato le chiavi in portineria. Poi approfittavano della distrazione del custode per portarle via. Assieme a Lovino sono stati arrestati Andrea Tartaglia, di 34 anni, e il moldavo Ilie Cebotari, di 32. E’ Lovino, però, a restare nella memoria di un testimone che ha visto il gruppo scappare su un’auto subito dopo un furto avvenuto in via privata Maria Teresa il 15 gennaio 2021. L’uomo ha detto di aver udito i tre presunti ladri parlare in italiano ma soprattutto ha messo a verbale di ricordare il conducente della vettura «perché fortemente somigliante al noto cantante Tiziano Ferro». Circostanza poi verificata dalla polizia confrontando le foto trovate sul profilo social di Lovino, che secondo gli inquirenti ha «una notevole somiglianza col cantante pop». Gli investigatori del commissariato Centro hanno iniziato le indagini dopo il primo furto del 5 settembre 2020 a Chiaravalle, rintracciando nel tempo elementi comuni ad altri 5 episodi. Nell’elenco sono compresi il furto compiuto il 26 dicembre 2020 in via Passione, i due (uno tentato e uno commesso) l’8 gennaio 2021 in via Mellerio, quello commesso il 15 gennaio 2021 in via privata Maria Teresa e quello del 24 gennaio 2021 in via Brisa. Il valore totale dei colpi - tra denaro contante, gioielli, pietre e orologi - è stato stimato in circa mezzo milione di euro. Nel corso delle indagini i tre sono stati sospettati però anche di essere autori del colpo a casa della showgirl Cecilia Rodriguez, che tra il 5 e il 7 febbraio 2021 ha subito il furto di due orologi Rolex «di proprietà del compagno Ignazio Moser», di una valigia Louis Vuitton, 4 borse Chanel e svariati occhiali di marca. Secondo il gip gli elementi raccolti non sono sufficienti per contestare ai tre destinatari dell’ordinanza anche questo episodio in quanto «la presenza degli indagati sul luogo del delitto è stata rilevata in questo caso solo nei giorni precedenti al furto - peraltro collocato in data 5 febbraio 2021 solo in via ipotetica - con la conseguenza che pur potendosi fondatamente sospettare la riconducibilità anche di questo delitto agli odierni indagati - per la somiglianza del modus operandi e la ragionevole presenza degli stessi sul luogo del delitto nei giorni ad esso precedenti per i necessari sopralluoghi - non è possibile elevare tale semplice e ragionevole sospetto ad elemento indiziario vero e proprio».

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