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Incendio traghetto, è vivo uno dei dispersi: “Inviato sms d'addio a mia moglie”. Passeggeri a Brindisi

Un uomo è stato trovato morto, carbonizzato in un camion, a bordo del traghetto andato a fuoco venerdì scorso a nord di Corfù, tra la Grecia e l’Italia. Lo riferiscono i vigili del fuoco sul posto. Undici passeggeri sono ancora dati per dispersi.

Uno dei passeggeri dispersi a bordo dell’Euroferry Olympia della Grimaldi, invece, è stato trovato vivo.  Il superstite è stato avvistato a poppa della nave e ha preso contatto con i soccorritori, hanno detto le autorità senza fornire ulteriori dettagli.

“Per fortuna sono vivo. Avevo inviato messaggi d'addio a mia moglie”

Ha punte di drammaticità il racconto di un superstite del traghetto «Olympia», andato a fuoco nella notte tra giovedì e venerdì a largo di Corfù. Vittorio Padrevino, autotrasportatore che ogni settimana fa quella tratta, intrattenendosi brevemente con i cronisti presenti sulla banchina ha esordito dicendo di aver «mandato un sms di addio a mia moglie». «Ero convintissimo che la morte ci prendeva tutti - ha aggiunto - ci hanno chiamato e ci hanno diviso in due gruppi e poi c'è stato l’abbandono della nave. Ho pensato di morire, la morte l’abbiamo vista». «Qualcuno ha tentato di andare ai camion - ha aggiunto - per recuperare soldi, documenti, patenti. Non abbiamo più documenti, licenze comunitarie importanti. L’organizzazione è stata stupenda, sono stati bravissimi, ragazzi giovani molto in gamba». «Ho pianto, non so quanto ho pianto - ha concluso - tutti abbiamo pianto anche i più forti. Non vedo l’ora di tornare a casa. Noi italiani ci siamo ritrovati e dati forza». Ed ha raggiunto il gruppo dei 48 superstiti sbarcati, una ventina dei quali sono italiani.

La nave Floridia è arrivata al porto di Brindisi

È arrivata al molo di Costa Morena del porto di Brindisi la nave Florencia della compagnia Grimaldi che trasporta alcuni dei sopravvissuti all’incendio del traghetto Euroferry Olympia, andato a fuoco nella notte tra giovedì e venerdì a largo di Corfù. A bordo, secondo quanto riferisce la compagnia Grimaldi Lines, ci sarebbero in tutto 48 sopravvissuti, tra i quali una ventina di italiani.

Nessun overbooking

"Per quanto riguarda le accuse di Seofae di overbooking dell’Euroferry Olympia ad Igoumenitsa nella notte del 18 febbraio, si tratta di un’altra affermazione inesatta, in quanto il sistema di prenotazione elettronica (per merci e passeggeri) del Gruppo Grimaldi non consente alcun overbooking. Nel caso particolare dei passeggeri, solo il 42% della capacità passeggeri era occupata durante il viaggio dell’Euroferry Olympia dello scorso 18 febbraio". Lo precisa il Gruppo Grimaldi dopo le recenti accuse del Sindacato Greco degli Autotrasportatori Professionisti (Seofae) in merito alle precarie condizioni di viaggio dei propri membri a bordo della nave Euroferry Olympia.
"In termini di sistemazione dei passeggeri - fa sapere la compagnia di navigazione - le 77 cabine (pari a 308 posti letto) e le 409 poltrone reclinabili della nave potevano ospitare senza alcun problema e comodamente i 239 passeggeri (di cui 159 autisti) che viaggiavano a bordo (per un viaggio di 9 ore e non 25 ore come erroneamente dichiarato dal Sindacato). È importante ricordare che, come su tutte le navi del Gruppo Grimaldi, un certo numero di cabine sono state assegnate proprio agli autisti per soddisfare le loro esigenze. A questo proposito, tutti i 159 autisti presenti a bordo avevano una sistemazione in cabina, così come altri 26 passeggeri".

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