Domenica 24 Novembre 2024

È morto Antonio Martino. Messinese, ex ministro degli Esteri e della Difesa

Antonio Martino
 
Martino insieme a Margaret Tatcher
 
 
 
 
 
Martino insieme alla deputata messinese di FI, Matilde Siracusano
Antonio Martino

Lo scorso 22 dicembre aveva compiuto 79 anni. Antonio Martino se ne è andato, in uno dei momenti più drammatici della storia europea, quell'Europa che suo padre Gaetano aveva contribuito in maniera determinante a far nascere, proprio con la conferenza internazionale di Messina del 1955. Antonio all'epoca aveva solo 17 anni, ma la sua strada era stata tracciata, all'insegna dei valori di un liberalismo politici, e di un liberismo economico, ai quali ha poi improntato tutta la sua vita. Nato in riva allo stretto (la madre era Alberta Stagno D' Alcontres) e qui laureatosi in giurisprudenza, Antonio Martino è stato il più famoso politico ed economista messinese degli ultimi decenni, ministro degli affari esteri, prima, e ministro della difesa, nei tre governi Berlusconi. Di Berlusconi fu uno dei consiglieri più ristretti, rispettati e ascoltati, al punto che era sua la tessera numero 2 della nascente Forza Italia, subito dopo quella del Cavaliere di Arcore. È stato in parlamento dal 1994 al 2018. Si specializzó a Chicago e gli Usa furono la sua seconda patria. Insegnò Storia e politica monetaria alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Roma La Sapienza, poi fu docente di Economia politica dell'Università Luiss di Roma e preside dal 1992 al 1994. Dal 2014 ricoprì il ruolo di segretario del comitato scientifico della Fondazione Italia Usa e, di recente, nel maggio del 2021 era stato nominato presidente onorario dell'Istituto Milton Friedman, uni dei più noti economisti del mondi di cui fu allievo e grande amico.

La carriera politica

La sua carriera politica si svolse tutta lungo le coordinate essenziali di una visione liberale, nata nel Pli, poi proseguita in altre vesti e contesto con Forza Italia, di cui, come si è detto, fu co-fondatore. Eletto alla Camera dei deputati nel 1994, fu nominato ministro degli affari esteri nel primo Governo Berlusconi e quello, ricordava sempre Antonio Martino, fu il momento più emozionante della sua vita, perché, a distanza di 40 anni, ricoprì lo stesso incarico del padre Gaetano, che fu ministro dal 1954 al 1957. Antonio rappresentò l'Italia a Vienna alla Conferenza sulla sicurezza e sulla cooperazione in Europa, poi fu tra gli artefici della conferenza dei ministri degli esteri radunatisi a Messina nel 1995, per celebrare il quarantennale della conferenza del 1955 che gettò le basi della futura Ue. Lo accusarono di "euroscetticismo", accuse che rispediva al mittente. Con la mia storia personale e familiare - diceva -, come posso essere contrario all'Europa? Mi sono solo battuto contro le modalità di introduzione dell'euro come moneta unica". Furono roventi, in quegli anni, le polemiche tra lui e il governo guidato da Romano Prodi. Riconfermato deputato nel 1996, poi nel 2001 col sistema proporzionale nella lista di Forza Italia in Sicilia, dal giugno 2001 ricoprì la carica di ministro della difesa nei Governi Berlusconi II e III. Nelle elezioni politiche del 2006 Martino venne rieletto alla Camera dei deputati nel collegio "Sicilia 2" sempre nella lista di Forza Italia e nel 2008 fu riconfermato alla Camera, eletto nelle file del PdL nel collegio Sicilia 2. Nel 2015 proprio da Berlusconi venne designato come il candidato dei moderati alla presidenza della Repubblica, una candidatura di bandiera, che confermó l'assoluta stima nutrita dal fondatore di Forza Italia nei suoi confronti. Martino si disse lusingato per l'incarico ma dichiarò di non essere disponibile alle elezioni del presidente della Repubblica. Nel 2018, dopo 24 anni di permanenza in parlamento, diede l'addio alla carriera politica. Una carriera politica inscindibile da quella di economista. " Semplicemente liberale", così si autodefiniva e così intitolò uno dei suoi libri.

Il presidente Mattarella: "Assertore dei valori della democrazia"

«Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Martino, economista di valore, uomo delle istituzioni e più volte ministro, coerente e determinato assertore dei valori dell’Occidente e della democrazia liberale». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.  

Berlusconi: "Se ne va un amico carissimo"

«Con Antonio Martino se ne va un amico carissimo, uno studioso illustre, un uomo libero. Con lui ho condiviso l’idea della nascita di Forza Italia, della quale ebbe la tessera numero due. Fu uno dei più apprezzati Ministri dei nostri governi, agli Esteri e alla Difesa, stimatissimo in tutti i contesti internazionali e soprattutto negli Stati Uniti, dove si era formato e dove era di casa». Lo sottolinea il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «Figlio di Gaetano Martino, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, allievo e amico del premio Nobel Milton Friedman, liberale intransigente, liberista convinto, con il suo pensiero orientò e caratterizzò il programma di Forza Italia fin dal 1994. Con lui elaborai fra l’altro il nostro progetto di riforma fiscale, basato sulla flat tax. Me ne mancheranno i modi squisiti, le citazioni colte, l’ironia tagliente, la discrezione», osserva. «Quella con qui scelse di farsi da parte da una politica attiva che in fondo non aveva mai amato, che intendeva come un dovere civile e morale, al servizio della libertà Anche in questo eravamo profondamente affini», spiega.

Musumeci: "Era un convinto liberale e liberista"

«Con Antonio Martino, siciliano di Messina dall’intelligenza sempre vivida e accademico da tutti apprezzato, se ne va un uomo che è stato precursore di tempi e dinamiche, nel pensiero politico come nel campo economico». Ad affermarlo è il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. «Tra i fondatori di Forza Italia, già ministro della Difesa e degli Esteri - aggiunge il governatore - era, prima di tutto, un convinto liberale e liberista. La Sicilia, terra alla quale era profondamente legato, non lo dimenticherà. Ai familiari il cordoglio mio e del governo regionale».

Occhiuto: "Paese perde grande intellettuale, FI suo protagonista"

"Con la scomparsa di Antonio Martino l’Italia - scrive Roberto Occhiuto presidente della Regione Calabria su twitter - perde un grande intellettuale e un politico raffinato. Un protagonista di Forza Italia, sempre al fianco del presidente Berlusconi nelle battaglie liberali ed europeiste. Sincero cordoglio per la famiglia in questo momento di dolore"

Il ricordo dell'ex senatore messinese del Pli, Enzo Palumbo

"La morte improvvisa di Antonio Martino é una bruttissima notizia. Gli ero molto affezionato - sottolinea l'ex senatore Palumbo - e lo ricordo sin da giovane impegnato nella parte finale della rappresentanza universitaria, e poi prestigioso professore e preside alla Luiss, infine parlamentare e ministro ben più a lungo di suo padre Gaetano, icona del liberalismo italiano. Non ho sempre condiviso alcune sue posizioni, ispirate dalla Scuola monetarista di Chicago di Milton Friedman, e anche il suo euroscetticismo, ma rendo omaggio alla sua statura di scienziato dell’economia, coltivata con lucida passione e divulgata con grande capacità dialettica. Se ne va un grande protagonista della politica e dell’economia degli ultimi decenni e lo accompagna il rimpianto dei suoi vecchi amici messinesi e dei liberali italiani, e in particolare di Democrazia Liberale, che esprime alla famiglia le più affettuose e sentite condoglianze unitamente a quelle mie e di mia moglie Ketty, in memoria di un’antica amicizia con tutta la sua famiglia di origine, nel ricordo del fratello Piero e della sorella Carla, che ci hanno lasciato prima di lui".

Matilde Siracusano: "Perdiamo un gigante"

«Con la scomparsa di Antonio Martino, l’Italia, la Sicilia, la sua Messina, perdono un gigante della politica. Ha rappresentato la storia di Forza Italia, è stato un grande maestro, un uomo illuminato che ha incarnato lo spirito autentico del liberalismo. Mancherà davvero tanto a tutti noi. Ciao Antonio». Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia.

Le altre reazioni

«Se ne è andato Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia, ministro, protagonista della vita politica italiana, amico schietto e leale. Con lui ho condiviso tante battaglie. Un abbraccio alla sua famiglia. Ciao Antonio!» Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. «E' con vera tristezza che partecipo al lutto per la scomparsa di Antonio Martino. Siamo stati spesso in disaccordo e anche per questo forse ho potuto apprezzarne ancora più in profondità la signorilità, la coerenza e la competenza. Una voce libera che ci mancherà». Così su Twitter il segretario del Partito democratico, Enrico Letta. «Ricordo Antonio Martino. Politico e parlamentare. Uomo di cultura e di spirito. Esempio autentico di una destra liberale». Lo scrive su Twitter Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’economia. «Grande tristezza per la scomparsa di Antonio Martino. Protagonista della vita politica di questi anni, una persona profondamente colta, un vero liberale. Il cordoglio mio e di Italia Viva alla famiglia». Lo scrive su Twitter il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. «Sincero cordoglio per la morte di Antonio Martino. Perdiamo un intellettuale di altissimo profilo, un uomo che ha contribuito alla nascita e al successo di Forza Italia. Un liberale vero, che ha fatto emergere l’identità moderata ed europeista del nostro movimento». Così Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, e capo delegazione di Forza Italia al governo. «Antonio Martino - prosegue - amava l’Europa, quella dei popoli, e in più occasioni si è scontrato con l’Europa dei tecnocrati, a difesa dello spirito autentico dell’Ue. Ciao Antonio, è stato un privilegio conoscerti e condividere con te anni di grande impegno per il nostro Paese». «Con la morte di Antonio Martino abbiamo perso un grande maestro di liberalismo e di libertà, le stelle polari della sua vita come docente, come politico e come ministro della Repubblica. La sua lezione rappresenta una preziosa eredità per il cammino di Forza Italia, di cui è stato uno dei fondatori. Ci ha insegnato che il liberale deve essere insieme conservatore per proteggere le libertà faticosamente conquistate, ma anche radicale per comprendere i cambiamenti della società e rivoluzionario se non c'è altro modo per sbarazzarsi di un dittatore: un messaggio di stringente attualità, a riprova della sua straordinaria statura di pensatore e di uomo di Stato. A nome di tutti i senatori di Forza Italia esprimo il cordoglio e la vicinanza ai suoi familiari. Oggi è un giorno di lutto anche per tutta la nostra grande famiglia». Lo dichiara in una nota il presidente di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini. «Antonio Martino è stato un grande uomo delle istituzioni. La competenza, l’intelligenza delle sue tesi, la passione e la signorilità sono state la cifra di tutta la sua carriera istituzionale, politica e accademica. Un liberale vero, anzi «semplicemente liberale» come amava definirsi». Lo afferma Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe. «Atlantista ed europeo, non ha mai risparmiato critiche costruttive all’Ue, per spingerla a realizzare il sogno dei nostri padri fondatori. Ha rappresentato la destra migliore del nostro Paese. Non eravamo sempre d’accordo, ma tra di noi non sono mai mancati rispetto e stima». E' un grande dolore sapere della scomparsa di Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia. Sono felice di averlo avuto come amico, una persona dalle doti politiche e umane straordinarie. Ci mancherà». Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. " Esprimo il mio dolore per la scomparsa di Antonio Martino, e rivolgo il mio cordoglio alla famiglia, un amico e un collega che ho potuto conoscere, apprezzare e stimare nei tanti anni trascorsi insieme in Parlamento e nell’esperienza comune da ministri dello stesso Governo. Un uomo perbene che ha servito le istituzioni mettendo al servizio dell’Italia le sue competenze, da economista e da conoscitore della politica internazionale». Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. «Perdiamo un uomo dalle grandi qualità umane e politiche. L’Udc esprime il proprio cordoglio per la scomparsa dell’ex ministro Antonio Martino, una figura di elevata caratura intellettuale ed espressione del pensiero liberale in Italia». Così il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa.

Siracusano: "Un gigante della politica"

"Con la scomparsa di Antonio Martino, l’Italia, la Sicilia, la sua Messina, perdono un gigante della politica. Ha rappresentato la storia di Forza Italia, è stato un grande maestro, un uomo illuminato che ha incarnato lo spirito autentico del liberalismo. Mancherà davvero tanto a tutti noi. Ciao Antonio". Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia.

I funerali

Verranno celebrati nella Basilica di San Lorenzo in Lucina martedì 8, alle ore 14.30.

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