Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

S. Filippo del Mela, il paese si ferma per Marika: "Ha sempre donato la sua vita"

Il giorno più difficile. Quello del distacco. Quello in cui occorre in ogni modo e ciascuno con la propria visione, affidarsi alla fede. Alla consapevolezza che tutto non può essere finito qui. Nel giro di pochi secondi, in una maledetta mattina di aprile. Ieri pomeriggio non solo San Filippo del Mela, ma tutto un circondario si è fermato per porgere l’ultimo saluto a Marika Cambria, la diciannovenne deceduta giovedì scorso nell’incidente stradale avvenuto sull’asse viario. E la chiesa dell’Immacolata di Olivarella, la sua parrocchia, quella dell’Oratorio dove lei faceva l’animatrice per i più piccoli, si è rivelata, come previsto, insufficiente a contenere la marea di persone che hanno voluto partecipare ai funerali. Tanti amici, semplici conoscenti, ma anche chi ha sofferto per quella vita spezzata in modo così atroce dal destino.
«Siamo qui oggi non per piangere una ragazza che non c’è più, ma per celebrare la sua Pasqua, la resurrezione di una ragazza che ha donato la sua vita a Dio» – ha detto durante l’omelia padre Stefano Messina – cercando anche di dare una risposta alla domanda che tutti si sono posti in questi giorni: Perché? «Domandarsi il perché è diabolico – ha aggiunto – piuttosto dobbiamo chiederci: per chi Marika ha vissuto? Lei ha vissuto per il cielo, non sono parole di circostanza lei è veramente vissuta in età, sapienza e grazia».

Parole di conforto, di speranza, ma il dolore che si avvertiva all’interno del sacro tempio era davvero devastante. Senza più lacrime i genitori di Marika, con la mamma che abbracciava il cuscino rosa della figlia del quale non si è mai staccata dal giorno della tragedia. In quel cuscino il profumo della figlia. In prima fila anche il fidanzato Sergio, tanti sogni con la sua dolce Marika, volati via per sempre come quei palloncini bianchi e blu che gli amici e i compagni di oratorio hanno lasciato andare quando il feretro, alla fine della funzione, è uscito dalla chiesa. E poi tante foto di Marika sorridente. Quel sorriso contagioso. Mancherà tanto Marika. Mancherà alla sua famiglia dilaniata dal dolore e mancherà a tutta la comunità che oggi è stata in chiesa a salutarla per il suo ultimo viaggio. Ma sarà doveroso ricordarla per sempre. E per farlo occorrerà mettere quello stesso entusiasmo, quella gioia di vivere che ha caratterizzato la sua vita sino a cinque giorni fa.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia