«La guerra non devasta solo il presente ma anche l’avvenire di una società», Così Papa Francesco al termine dell’Angelus ha pregato per la fine della guerra in Ucraina a Piazza San Pietro, dove è stata esposta un’enorme bandiera della pace e, come accade da alcune domeniche, anche molte bandiere dell’Ucraina.
«Ho letto che dall’inizio dell’aggressione all’Ucraina, un bambino su due è stato sfollato dal Paese. Questo vuol dire distruggere il futuro, provocare traumi drammatici nei più piccoli e innocenti tra di noi. Ecco la bestialità della guerra, atto barbaro e sacrilego», ha sottolineato. «La guerra non può essere qualcosa di inevitabile. Non dobbiamo abituarci alla guerra. Dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani perché se da questa vicenda usciremo come prima saremo in qualche modo tutti colpevoli».
«C'è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono», ha continuato il Pontefice: «È passato più di un mese dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi», ha ricordato con un invito, un monito chiaro contro ogni guerra: «L’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia. Prego per ogni responsabile politico - ha proseguito - di riflettere su questo, di impegnarsi su questo e, guardando alla martoriata Ucraina, di capire come ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti».
«Perciò - ha concluso - rinnovo il mio appello: basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace».
Due anni dopo
Questa mattina a piazza San Pietro, sui maxischermi nel colonnato del Bernini, verranno diffuse le immagini del momento di preghiera per la pandemia che Francesco celebrò il 27 marzo 2020. Dopo l’Angelus saranno distribuite copie del libro «Perché avete paura? Non avete ancora fede?» che ricordano appunto quello storico evento in cui Papa Francesco pregò solo in una piazza vuota per chiedere la fine della pandemia.
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