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Ragazza scomparsa, il fidanzato di Andreea Rabciuc: si sta nascondendo

Legale, mio assistito è sereno. Simone, lei attiva su social

E’ «sereno» Simone Gresti, il 43enne indagato per sequestro di persona dalla Procura di Ancona in relazione alla scomparsa della fidanzata Andreea Rabciuc, 27 anni, di Jesi, di cui si sono perse le tracce la mattina del 12 marzo scorso. Anzi «è tranquillissimo» secondo il suo legale di fiducia, l’avvocato Emanuele Giuliani. Anche perché è convinto che Andreea sia viva, stia bene e «si stia nascondendo» come ha già fatto in passato.

Campionessa di tiro a segno, di origine romena, corporatura atletica, occhi nocciola, capelli corti scuri con meches blu, vari piercing sul volto e tatuaggi sul corpo, Andreea non era nuova a momenti in cui staccava, allontanandosi da tutto e tutti, secondo il fidanzato, che in questi giorni si è affidato ai microfoni di Chi l’ha visto per ribadire che Andreea non si fa viva, ma è in giro da qualche parte e addirittura ha lasciato tracce di attività sui social, su canali però condivisi con Simone: un video apparentemente caricato il 24 marzo, 12 giorni dopo la scomparsa, like lasciati a vari post, anche un canzone, sembra, scaricata da Youtube. Per l’avvocato Giuliani, comunque Simone «è sereno, con la stessa serenità che ha dimostrato in questi giorni, ovviamente è molto dispiaciuto per l'allontanamento della fidanzata», ma «accoglie serenamente il fatto di esser indagato e ha fiducia negli sviluppi futuri».

Andreea e Simone avevano trascorso la notte tra l’11 e il 12 marzo in un terreno di proprietà di un altro giovane, nelle campagne di Montecarotto, dove ci sono un casolare diroccato e una roulotte usata per feste private. Con loro il proprietario e un’altra ragazza. Una notte turbolenta, durante la quale i due fidanzati avevano litigato in continuazione, tanto che lei intorno alle 4 di notte aveva mandato un messaggio al padre che vive in Spagna. Poi intorno alle 7 se ne era andata a piedi, in direzione di Montecarotto, lasciando il cellulare a Simone. «Ha detto che lei glielo ha consegnato spontaneamente - spiega oggi l'avvocato -, probabilmente un gesto istintivo a seguito di questa discussione che sembra ci sia stata tra i due».

Ieri l’area, il casolare e la roulotte sono stati posti sotto sequestro. Sequestrati anche i dispositivi elettronici (cellulari e tablet) di Simone, che saranno esaminati dal perito Luca Russo, nominato dal pm Irene Bilotta. Tra gli accertamenti, probabilmente, anche eventuali spostamenti dell’uomo. Russo ha 60 giorni di tempo per depositare i risultati. L’avvocato Giuliani ha assistito al conferimento dell’incarico con un’agenzia investigativa, scelta come consulente di parte. Domani primo sopralluogo da parte degli inquirenti nell’area oggetto di indagine, per altro già perlustrata dai carabinieri in precedenza con cani molecolari. Al momento non ci sono altri indagati: gli altri due giovani sono stati sentiti come persone informate sui fatti. Il proprietario del terreno, in particolare, avrebbe precisato che lui Simone e Andreea li conosceva appena.

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