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Primo Maggio, il Concertone di Roma nel segno dell'Ucraina e di Imagine di Lennon

Dopo due anni piazza San Giovanni è di nuovo piena. Ad aprire la maratona musicale gruppo ucraino dei Go_A

Ha preso il via a Roma il tradizionale concertone del Primo Maggio. A dare il via alla maratona musicale, che torna in una piazza San Giovanni già gremita dopo due anni di pandemia, il gruppo ucraino dei Go_A con alcuni rifugiati che hanno lanciato un messaggio di pace nelle loro lingue prima di intonare Imagine di John Lennon. «Tutti noi proveniamo da zone di guerra e abbiamo lanciato un messaggio di pace - ha detto una delle cantanti -. Quello che abbiamo detto non lo avete capito ma lo conoscete a memoria, lo ha scritto un inglese tanti anni fa. La musica è linguaggio che ci unisce da sempre».

Il saluto di Ambra Angiolini

«La libertà e il lavoro sono diritti di ogni essere umano e non possono prescindere dalla parola rispetto. Ma c'è un diritto in serio pericolo, un diritto in meno: la pace. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno voluto questo messaggio: «Al lavoro per la pace». Si commuove Ambra Angiolini,
alla conduzione del Concertone del Primo Maggio a Roma per la quinta volta consecutiva, salutando piazza San Giovanni tornata a vivere dopo due anni di pandemia. Il via della maratona è tutto dedicato alla guerra in Ucraina e la showgirl e attrice indossa un maglione con i colori del Paese martoriato, giallo e blu.

La polemica di Fedez

«Buon Primo Maggio e buon concertone a tutti. Avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso». E’ il messaggio postato in una storia di Instagram da Fedez. L’anno scorso il rapper fu protagonista di una lunga querelle con la Rai e con gli organizzatori, accusati di averlo voluto censurare.

Mille si aggiudica il 1MNEXT

La cantautrice romana Mille si aggiudica l’edizione 2022 del 1MNEXT, il popolare concorso legato al Concertone del Primo Maggio di Roma. «Sono strafelice, super contenta - dice all’AGI - una bambina in estasi davanti alla giostra più bella del mondo». Sul palco, allestito nuovamente in Piazza San Giovanni dopo due anni di pausa a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, ha cantato «Si, signorina», battendo gli altri due finalisti Giorgieness e Mira. Il progetto Mille debutta nel 2020 con «Animali», cui seguono «La vita le cose», «Quella di Sempre», «Cucina Tipica Napoletana», «I Pazzi», «Denti"; nel 2015 un grande successo come voce dei Moseek, band in gara alla nona edizione di X-Factor. E’ tra i vincitori di Musicultura 2021 e riceve il «Premio della Critica Cesanelli» per la canzone «La Radio». Il brano farà parte della tracklist del suo disco d’esordio al quale sta attualmente lavorando.

Mr.Rain, salute mentale importante come quella fisica

La cosa brutta di quando siamo in lotta con noi stessi, schiavi delle nostre paure, è che siamo convinti di potercela fare da soli. Lottare da soli è come stare nelle sabbie mobili, più cerchi di scappare e più affondi, affondi e affondi. La salute mentale è importante tanto quella fisica. Parlo per esperienza personale, non abbiate paura di chiedere aiuto, perché chiedere aiuto non ci rende più deboli, ma è un atto di forza». La depressione è il tema toccato da Mr.Rain al Concertone del Primo Maggio a Roma.

Bigmama, mi dicevano cicciona ora sono al Concertone

«Cicciona, fai schifo, mi dicevano da piccola, Vatti a nascondere! Che tristezza.. Oggi c'è una persona di cui ho una grande stima: sono io e sono una gran figa». La cantante Bigmama ha portato sul palco del Primo Maggio a Roma la body positivity. «Sono diventata BigMama a 13 anni… prima ero una ragazzina a cui dicevano 'sei grassa, fai schifo, vatti a nasconderè. E pensavo avessero ragione, quindi per sfogarmi ho iniziato a scrivere. State attenti a prendere in giro le persone magari un giorno ve le ritrovate al Primo Maggio».

Lundini canta e convince Putin a smettere la guerra

Al Concertone arriva l’ironia tagliente di Valerio Lundini che interrompe la sua esibizione di La guerra è brutta con i Vazzanikki per una telefonata "inattesa». «Mi dicono che c'è una telefonata molto importante dall’estero. 'Scusate sto chiamando dalla federazione russa, sono il presidente, è importante, è una notizia - dice, tradotta, una voce maschile in russo - . Suppongo che la canzone che cantavate fosse indirizzata a me. Ho sentito le vostre parole e i vostri concetti molto originali. Grazie a voi ho deciso di smetterla con la guerra». E poi Lundini riprende a cantare: «Perché solo la musica può salvarci dallo scoppio di un conflitto nucleare, non a caso si chiamano accordi».

Ambra ricorda vittime innocenti: Bortuzzo e Vannini

La seconda parte del Concertone del Primo Maggio si apre con una riflessione sul deporre le armi e sulle tante guerre che affrontiamo tutti i giorni. «La guerra è anche chi spara a Manuel Bortuzzo in una tranquilla sera romana all’Axa, è le donne accoltellate, sfregiate, uccise da mariti-compagni-fidanzati, è Marco Vannini, ucciso da quattro persone che hanno anteposto la loro salvezza alla sua vita - ricorda la presentatrice con la voce che si incrina per l'emozione -. Tutti noi dobbiamo metterci al lavoro per la pace. Siamo tutti responsabili».

LRDL: vaffa a questa guerra

«Ciao, ciao ciao a tutte le paure, e vaffa a questa guerra!». E’ l’urlo lanciato da Dario Mangiaracina de La Rappresentante di Lista dal palco di San Giovanni al Concertone del Primo Maggio. Veronica Lucchesi, cantante del gruppo, ha poi rilanciato: «Piazze come questa possono cambiare le cose». La Rappresentante di Lista ha poi fatto ballare la piazza con Ciao, ciao e Amare, i brani che hanno portato agli ultimi due festival di Sanremo.

Vanoni: mi dicevano che Concertone non era per me

A 87 anni Ornella Vanoni fa il suo debutto sul palco del Concertone a Roma. «Mi hanno sempre detto che il Primo Maggio non era per me - dice -. E’ la festa dei lavoratori, ma dall’inizio dell’anno sono morte circa 200 persone. E’ un dolore immenso, gli operai sono stanchi, gli orari di lavoro sono tremendi». E poi ha intonato il brano Costruzione di Chico Buarque, «non è rock, non è pop, ma è una canzone sulla gente che muore».

Mengoni canta Blowin in the wind di Bob Dylan

«Quando ho pensato a quale canzone avrei voluto portare per la mia prima volta su questo palco mi è venuta subito in mente questa: una canzone molto importante per tutti e mi chiedo, dato il testo, quante guerre dovranno essere ancora combattute prima che diventi il racconto di questo brutto incubo». Così Marco Mengoni presentando la sua versione di Blowin' in the wind di Bob Dylan sul palco del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. «Sogno il giorno in cui l’ascolteremo e penseremo che questa è una bellissima canzone e per fortuna parla di qualcosa di assurdo, surreale, che il vento ha portato via con sé», ha concluso.

Giuliano Sangiorgi: "Attesa per ritorno alla normalità"

«Io ho scelto Taranto per ricominciare. Prima di questo momento abbiamo fatto solo concerti streaming, presentato album e live dai tetti di Roma ma il pubblico no. Per me è motivo anche di ansia perchè mi sto avvicinando di nuovo alla mia normalità». Lo ha detto Giuliano
Sangiorgi, leader dei Negramaro, parlando con i giornalisti prima della sua esibizione con Ermal Meta al concerto dell’Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto. «Questa manifestazione - ha aggiunto - segna la ripartenza dopo due anni difficilissimi e la sete di vita si vede da quanta gente c'è. Taranto è una città ferita, ha più bellezze di altre terre e non bisognerebbe mai scegliere tra il lavoro e la salute. Ci sono tante motivazioni per essere a Taranto ma prima di tutto che la Puglia è casa mia».

Luca Barbarossa ricorda Gino Strada

Luca Barbarossa ricorda Gino Strada, la cui foto campeggia sulle quinte del palco. «Era per la pace, ma soprattutto contro la guerra», ricorda il cantautore e conduttore radiofonico prima di intonare e dedicargli Il disertore, «il brano più antico su questo palco, è del 1956». Barbarossa ha poi chiamato accanto a sé gli Extraliscio per il brano È così, presentato in anteprima al Concertone.

 

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