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Morto Walter De Benedetto, simbolo della battaglia per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico

E’ morto a 49 anni Walter De Benedetto: l’uomo, che viveva a Olmo, nel comune di Arezzo, era uno dei malati simbolo della battaglia per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico. Malato da anni di grave forma di artrite reumatoide, nell’aprile di un anno fa era stato assolto perché il fatto nno sussiste dall’accusa di aver coltivato a casa marijuana: per il gup di Arezzo la produceva e utilizzava a scopo terapeutico per la sua malattia.

Magi: continueremo lotta di De Benedetto

«Questa notte ci ha lasciati Walter De Benedetto. Ha lottato tanto, non solo contro la malattia ma per cambiare questo Paese. Lo ha fatto e ha vinto in tribunale dove uno Stato proibizionista, folle e crudele lo ha portato come imputato per essersi coltivato la Cannabis che gli serviva ad alleviare i suoi dolori». Così su Facebook Riccardo Magi, deputato e Presidente di +Europa. «Lo ha fatto - aggiunge - sostenendo le campagne e le iniziative per legalizzare la cannabis senza mai risparmiare energie. Riposa in pace caro Walter, continueremo a lottare per gli stessi obiettivi, a partire dalla mia proposta sulla coltivazione domestica, che proprio ora è in discussione in Commissione Giustizia e che ti avrebbe evitato un processo e tante preoccupazioni», conclude.

Radicali Italiani:  ha reso evidenti i danni causati dal proibizionismo

«Walter De Benedetto oggi ci ha lasciato. Con il suo corpo e la sua lotta processuale e politica ha reso evidenti in prima persona i danni causati dal proibizionismo nel nostro Paese», così in una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani. «Quando è stato processato per coltivazione domestica di cannabis - l’unica cura per la grave forma di artrite reumatoide di cui soffriva sin da giovane - la sua assoluzione ha rappresentato uno spiraglio di luce per tanti pazienti che, come lui, continuano a vedersi negata la propria terapia e i propri diritti. Ricordiamo con grande emozione l’appaluso dei tanti che con noi erano ad Arezzo di fronte al tribunale sotto una pioggia scrosciante, quando arrivò la notizia dell’assoluzione. Walter venne assolto ma la legge proibizionista rimane da condannare senza attenuanti. Una legge criminogena che riempie le galere di disperati e consegna miliardi di euro alle mafie e alla criminalità. Walter non c'è più ma noi continueremo a lottare contro lo stato proibizionista, per liberare la cannabis dalle mani delle mafie. Continueremo a farlo in onore di Walter, della sua tenacia e del suo esempio», concludono.

Sodano (Misto): addio a eroe e martire

«Te ne sei andato. Addio Walter De Benedetto, addio eroe e martire, vittima, nella malattia, di uno Stato criminale e mafioso che ti ha perfino indagato e portato a processo per spaccio, perché con la Cannabis volevi alleviare le tue atroci sofferenze. Addio amico mio, è nella tua memoria e nel tuo straordinario esempio, che continuerò a combattere, saremo sempre di più, per tutti coloro che soffrono, contro le mafie che condizionano tutta la politica italiana, per il diritto alla libertà e alla salute. Che la terra ti sia lieve». Così il deputato del Misto, Michele Sodano.

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