Domenica 13 Ottobre 2024

In carcere Madjer, il “tacco di Allah” che decise una finale di Champions

epa06789497 Algeria’s national soccer team head coach Rabah Madjer attends a press coonference at Luz Stadium in Lisbon, Portugal, 06 June 2018. Algeria will face Portugal in a soccer friendly match on 07 June 2018. EPA/JOSE SENA GOULAO
 
 
 

Il tribunale di Algeri ha condannato in primo grado l’ex calciatore Rabah Madjer - vincitore della Coppa dei Campioni con il Porto nel 1987 grazie ad un suo gol di tacco contro il Bayern Monaco, che gli valse il soprannome «Il Tacco di Allah» - a 6 mesi di reclusione per falsa dichiarazione. Madjer è stato multato di 100 mila dinari (pari a 640 euro). Il tribunale lo ha invece assolto dalle accuse di frode, falsificazione, uso di un falsario e furto di identità. Il 2 giugno scorso, il tribunale di Algeri ha chiesto 18 mesi per corruzione, nei confronti dell’ex calciatore. L’agenzia nazionale per l’editoria e la pubblicità (un ente governativo responsabile della distribuzione di annunci pubblicitari sui giornali), si era costituita parte civile contro l’ex calciatore, insieme a Ibrahim.M, uno dei suoi partner nel quotidiano Al-Balagh ('L'annunciò), di cui era proprietario durante l’epoca in cui il paese era guidato dal defunto Abdelaziz Bouteflika. Giocatore e poi allenatore della nazionale algerina, Madjer nel 1990 aveva vinto la Coppa d’Africa organizzata dall’Algeria. L'ex calciatore era anche vicino all’entourage dell’ex Presidente Bouteflika, rovesciato da una rivolta popolare nell’aprile 2019, e in particolare a suo fratello, Said, attualmente in prigione con l’accusa di corruzione. Il tribunale di Algeri ha condannato in primo grado l’ex calciatore Rabah Madjer - vincitore della Coppa dei Campioni con il Porto nel 1987 grazie ad un suo gol di tacco contro il Bayern Monaco, che gli valse il soprannome «Il Tacco di Allah» - a 6 mesi di reclusione per falsa dichiarazione. Madjer è stato multato di 100 mila dinari (pari a 640 euro). Il tribunale lo ha invece assolto dalle accuse di frode, falsificazione, uso di un falsario e furto di identità. Il 2 giugno scorso, il tribunale di Algeri ha chiesto 18 mesi per corruzione, nei confronti dell’ex calciatore. L’agenzia nazionale per l’editoria e la pubblicità (un ente governativo responsabile della distribuzione di annunci pubblicitari sui giornali), si era costituita parte civile contro l’ex calciatore, insieme a Ibrahim.M, uno dei suoi partner nel quotidiano Al-Balagh ('L'annunciò), di cui era proprietario durante l’epoca in cui il paese era guidato dal defunto Abdelaziz Bouteflika.

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