Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alberto Matano si è sposato con Riccardo Mannino. Emozioni con Mara Venier e Raoul Bova FOTO

Il grande giorno è arrivato ed è stata una grande festa per Alberto Matano, giornalista calabrese (conduttore de La Vita in Diretta ed ex volto noto del Tg1). Matano, nato e cresciuto a Catanzaro, è convolato oggi a nozze con il compagno Riccardo Mannino a Labico alle porte di Roma. Il rito è stato officiato da Mara Venier, alla presenza di ospiti importanti come Raoul Bova (insieme a Rocio Munoz Morales), l'ex ministro Vincenzo Spadafora, Nunzia De Girolamo ed altre personalità di rilievo. Ad allietare, tra gli altri, la festa ecco anche Claudio Santamaria e Andrea Delogu.

Matano al Corsera, intervistato da Walter Veltroni, racconta l'infanzia vissuta a Catanzaro: "Ho sofferto il bullismo"

Alberto Matano prima del matrimonio si è raccontato al Corriere della Sera con una bella intervista di Walter Veltroni, ex sindaco di Roma e già segretario del Pd. Matano, tra le altre cose, parla della sua infanzia catanzarese:

"Ero molto felice, nei primi anni. La mia famiglia era molto armonica. I ruoli si intercambiavano, tra mio padre e mia madre. Mamma era un’insegnante, sempre molto attiva sul piano associativo, sindacale. È stata anche l’unica assessore donna nella giunta comunale di Catanzaro, rappresentava la Dc. Stava poco a casa, fisicamente. Ma era sempre presente. Ricordo l’infanzia come giorni sereni, lieti. Ma poi il cielo si annuvolò. Attorno ai 14 anni mi sono accorto con dolore che non crescevo. I miei amici erano almeno venti centimetri più di me. E allora la mia stanza si chiuse a chiave, come un riparo dal mondo. Perché fuori mi sembrava che le cose andassero a rovescio. Ho sofferto il bullismo. Mi isolavano dai giochi, mi prendevano in giro, mi sentivo ai margini della vita. Ma ho combattuto, non mi sono piegato. Mi sono detto che ce la dovevo fare. Ho trovato la forza e tutto quello che di buono mi sta accadendo è figlio di quella volontà di non subire. In terza liceo, dopo un’estate, sono cresciuto e sono diventato come sono ora".

Caricamento commenti

Commenta la notizia