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Morte della piccola Diana: l'autopsia non dà risposte. Ma spunta l'ipotesi di un farmaco ansiolitico

Dall’autopsia non risulta esserci alcuna evidente causa della morte della piccola Diana, la bambina di quasi un anno e mezzo abbandonata da sola in casa per sei giorni dalla madre Alessia Pifferi.

Dall’autopsia non risulta esserci alcuna evidente causa della morte della piccola Diana, la bambina di quasi un anno e mezzo abbandonata da sola in casa per sei giorni dalla madre Alessia Pifferi. E’ quanto ha detto il collegio di consulenti medici che hanno eseguito l’esame sul corpo della bambina.

Gli esperti - da quanto appreso - si sono riservati valutazioni più definite quando avranno ulteriori parametri sulla base di altri accertamenti, come le analisi tossicologiche. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è la possibilità che la madre abbia somministrato alla piccola il farmaco ansiolitico En a base di benzodiazepine. Un sospetto finora sempre negato da Pifferi che ha dichiarato solo di aver dato alla figlia delle gocce di paracetamolo. Tuttavia, nel sopralluogo è stato trovato solo il flacone di En, ma nessuno di tachipirina.

Una prima relazione preliminare dei consulenti medici è attesa entro metà agosto sul tavolo del pm Francesco De Tommasi, titolare delle indagini affidate alla Squadra mobile. Inizieranno, invece, nei prossimi giorni con la formula dell’accertamento irripetibile le analisi degli specialisti del gabinetto regionale della Polizia scientifica sul biberon e il medicinale antidepressivo alla ricerca di tracce di Dna di Diana. (AGI)

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