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L'omicidio di Alika, il gip: soggetto pericoloso e violento. Filippo Ferlazzo resta in carcere

E’ un soggetto «violento e con elevata pericolosità sociale» Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l'operaio di 32 anni che venerdì scorso ha pestato a morte l'ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchukwu in strada, a Civitanova Marche (Macerata).

E’ un soggetto «violento e con elevata pericolosità sociale» Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, l'operaio di 32 anni che venerdì scorso ha pestato a morte l'ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchukwu in strada, a Civitanova Marche (Macerata). Lo scrive il gip di Macerata Claudio Bonifazi nell’ordinanza che ne dispone la custodia in carcere. La misura è prevista anche con riferimento ad «evidenti gravi indizi di colpevolezza": in attesa dei risultati dell’autopsia, osserva il gip, sembra evidente che il decesso sia dovuto all’aggressione. Il gip fa riferimento a un «disturbo bipolare» per il 32enne che dovrà essere approfondito.

La difesa: non contestata aggravante razziale

La Procura di Macerata non contesta alcuna aggravante di tipo razziale a Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. Lo ha riferito la legale di difesa, Roberta Bizzarri, al termine dell’udienza di convalida davanti al gip di Macerata Claudio Bonifazi che si è tenuta nel carcere di Montacuto (Ancona) dove Ferlazzo è recluso. L’arresto è stato convalidato. Il 32enne, ha spiegato l’avv. Bizzarri, visibilmente emozionata, «ha chiarito che non c'è stata alcuna motivazione di tipo razziale» nell’aggressione. Ferlazzo ha spiegato al giudice che «a prescindere dal colore della pelle avrebbe comunque commesso quel gesto 'bruttissimò». «Anche la Procura concorda in questo - ha proseguito l’avvocatessa a proposito all’assenza di una motivazione di tipo razziale - e non ha contestato alcuna aggravante di questo tipo». All’udienza di convalida davanti al gip Bonifazi era presente anche il pm e procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli.

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